Finisce 3 a 2 per la Lazio il primo derby di Roma tra Maurizio Sarri e Josè Mourinho, con l'allenatore biancoceleste che a fine gara è andato sotto la Sud insieme ai suoi calciatori per festeggiare insieme ai tifosi, alla prima stracittadina da spettatori all'interno dello stadio Olimpico dopo più di un anno e mezzo. Ed è un derby che oltre al primato capitolino regala al tecnico toscano 3 punti importantissimi in chiave lotta Champions League, portandosi a 11 punti punti e a un solo punto dai giallorossi, che subiscono la seconda sconfitta stagionale a fronte di quattro vittorie e nessun pareggio. A fine partita il tecnico ex Napoli, Juve e Chelsea ha parlato ai microfoni, esternando tutta la sua gioia per una prestazione non solo vittoriosa ma anche pirotecnica, finalmente "sarriana" ci verrebbe da dire.
Lazio-Roma 3-2, le parole di Sarri dopo il derby
«Olympia? L'ho trovata lì per caso, dorme dietro la mia stanza a Formello - dice emozionato -. Felipe Anderson? Deve dare continuità sulle prestazioni, perchè queste sono le sue caratteristiche. Lui secondo me non si rende conto della sua forza: troppo spesso è timido, ma è un giocatore che se trova convinzione è questo». Poi la domanda dell'ex Parolo scherza, chiamando Felipe Anderson "albero di Natale", che si accende e si spegne, stuzzicando il pensiero di Sarri: «è difficile accettare partite di medio livello da lui, perché è fortissimo». Ho chiesto ai ragazzi di giocare più liberi e sciolti, bisogna dimenticarsi della tensione. Mi dispiace solo che abbiamo giocato bene difensivamente ma abbiamo preso anche due gol su palle da fermo. Ieri abbiamo provato qualche soluzione contro i loro saltatori, ma non era semplice. Poi Veretout ha messo due angoli stupendi che andavano solo spinti. Crescita? Dipende dai parametri di riferimento. Non siamo alla Play Station, questo è calcio vero. Oggi in 7-8 occasioni siamo usciti da dietro come piace a me, ma non tutte le squadre sono uguali e questa squadra ha ancora tanto da poter esprimere». Poi chiosa sui suoi cambiamenti tecnico-tattici rispetto a quando era a Napoli. «Passaggio complicato? No, qui lo sto vivendo benissimo.
Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Settembre 2021, 20:37
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