Lazio, Reja e il gruppo ritrovato
alla base della rinascita

Lazio, Reja e il gruppo ritrovato ​alla base della rinascita

di Enrico Sarzanini
ROMA – La forza del gruppo. Ecco l'arma vincente di Reja capace in un mese e mezzo di trasformare la Lazio. Un ranocchio trasformato in principe, con l'Europa League che da sogno proibito diventata una possibile realt.





Una metamorfosi che lo stesso tecnico ha spiegato subito dopo il derby: «I ragazzi non avevano più una identità chiara quando sono arrivato io, qualche bandiera era stato accantonata mentre adesso ho provato a coinvolgere nuovamente tutti».

Così dopo mesi di tensioni e volti contriti, di insoddisfazioni e arrabbiature, si è tornati a sorridere: tutto merito di Reja. Riprese le cene che cementavano il gruppo, abbandonate in fretta e furia ai tempi di Petkovic, poco incline a certe proposte, l'iniziativa di mettersi tutti insieme per regalare a Mauro il magazziniere la macchina nuova, dopo che la sua era stata resa inutilizzabile dal maltempo, è solo un esempio su quanto sia tornato unito e compatto il gruppo.



Prima del ritorno del goriziano l'ultima immagine festante era datata 26 maggio, quando la squadra si era fatta fotografare in mezzo al prato dell'Olimpico con la storica Coppa Italia vinta contro la Roma. Poi, il buio totale, un black out figlio delle scellerate scelte di Petkovic capace in pochi mesi di mandare tutti in confusione e sgretolare un gruppo che invece durava da anni e che già in passato aveva fatto le fortune di Reja. Per il goriziano rimettere i pezzi a posto è stato facile. «Ma la strada è ancora lunga e in salita» ha ammonito il tecnico qualche giorno fa.



Meglio restare con i piedi per terra, perché Reja sa bene che a Roma dalle stelle si può passare subito alle stalle. E domenica c'è il Catania, altra bestia nera della Lazio che da due stagioni consecutive esce sconfitta da quello stadio. Il tecnico, sfatato il tabù trasferta a Udine, adesso cerca il terzo successo di fila lontano dall'Olimpico, un'impresa che sulla panchina biancoceleste non gli è mai riuscita.



Rispetto al derby, si tornerà alla difesa a tre, con la conferma del tridente formato da Keita, Klose e Candreva. A centrocampo rientrerà Biglia, al derby out per squalifica, che nel mezzo farà coppia con Ledesma. In porta confermato Berisha, partirà invece dalla panchina Mauri, diviso tra il rinnovo e un'offerta che sarebbe arrivata dagli americani del Montreal Impact.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Febbraio 2014, 09:23

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