Lazio, il problema è la difesa: ogni gara
una retroguardia diversa per Pioli

Lazio, il problema è la difesa: ogni gara ​una retroguardia diversa per Pioli

di Enrico Sarzanini
ROMA – Undici gare di campionato e quasi mai la stessa difesa. Un bel problema per Pioli che, se da una parte può contare sul secondo miglior attacco della serie A, dall'altra deve far i conti con una difesa ancora troppo ballerina, che fino ad oggi ha già subito 13 reti dimostrandosi spesso un tallone d'Achille.





Alla base dei mali del reparto arretrato soprattutto i continui cambi ai quali è stato costretto l'allenatore. A pesare è stato soprattutto l'infortunio di Gentiletti, punto di riferimento della difesa che avrebbe dovuto accompagnare De Vrij nella sua crescita e che invece a Marassi contro il Genoa ha alzato bandiera bianca per la rottura del crociato del ginocchio che lo terrà fuori dai giochi fino a fine stagione.



Difesa a corrente alternata che fatica a trovare una sua identità. Colpa dei vari infortuni: il quartetto titolare Basta, Gentiletti, De Vrij e Radu fino ad oggi non è mai sceso in campo. Non solo visto che che nelle prime sette giornate Pioli ha dovuto schierare sempre difese diverse (in realtà il 21 settembre a Marassi aveva proposto lo stesso reparto del Cesena, ma a fine primo tempo perse Basta per infortunio), che ha messo a dura prova tutto il reparto. Dalla settima alla nona giornata il tecnico è riuscito a mettere in campo lo stesso quartetto (Cavanda, De Vrij, Ciani e Radu), riuscendo a portare a casa due vittorie (a Firenze e contro il Torino ed un pareggio a Verona contro l'Hellas). A rompere l'incantesimo l'infortunio di Radu, out per due giornate per un problema alla schiena e la squalifica di Cavanda, che hanno costretto Pioli ha ricambiare nuovamente la difesa.



Reparto sempre diverso con un altro particolare che va sottolineato: se il giocatore più impiegato è stato De Vrij (895' giocati), punta di diamante della campagna acquisti e calciatore che nonostante le fasi a corrente alternata che vive la difesa è l'unico che mostra progressi, subito dopo ci sono Braafheid (569'), scommessa arrivata a parametro zero, ma soprattutto Cavanda (518') e Ciani (480'), entrambi in estate in destinati ad essere ceduti. Se l'obiettivo dovesse diventare quel tanto ambito terzo posto che varrebbe i preliminari di Champions League, tornare sul mercato a gennaio a quel punto diventerebbe un obbligo.
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Novembre 2014, 14:54

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