Lazio in ritiro a Norcia, per Simone Inzaghi
una grande opportunità in sette partite

Lazio in ritiro a Norcia, per Simone Inzaghi una grande opportunità in sette partite

di Enrico Sarzanini
L’era Simone Inzaghi è ufficialmente iniziata. Sarà lui a dover traghettare la squadra fino al termine della stagione. Una scelta, quella di puntare sull’ex attaccante dell’ultimo scudetto biancoceleste per sostituire l’esonerato Pioli, che ha cambiato le carte in tavola.

Certa da tempo la rivoluzione della squadra, che vedrà la cessione di almeno due big (tra Candreva, Anderson, Keita e Biglia), a Prandelli e Mihajlovic si è aggiunto proprio Inzaghi che spera di non essere di passaggio. Nel faccia a faccia avvenuto domenica sera con Lotito, Simoncino ha ribadito che vuole giocarsi le sue carte. Spera in un finale di stagione con il botto per poter essere confermato. Una bella sfida per l’ex tecnico della Primavera, che può certamente contare sul capitan Biglia. L’argentino, parlando con alcuni tifosi arrivati a Formello per contestare, ha ammesso: «Ci impegneremo, mancano ancora sette partite e siamo a sette punti dall’Europa. Io ci credo, faremo il massimo».

Una piccola iniezione di fiducia in un ambiente depresso che, salvo rari casi, vede come unica via d’uscita la cessione del club da parte di Lotito. Un’impresa impossibile, una sfida che però Inzaghi ha accettato di buon grado e che proverà a vincere. Prandelli e Mihajlovic restano comunque i favoriti per il futuro: il serbo è un vecchio pallino di Lotito, mentre con l’ex cittì della Nazionale nelle ultime settimane i contatti sono stati frequenti. Si vedrà.

Intanto, dopo essere stato ufficialmente presentato alla squadra dal diesse Tare, Inzaghi ieri alle 17,30 ha fatto salire la squadra sul pullman per partire alla volta di Norcia dove resterà fino a venerdì prossimo, prima della partenza per Palermo. «Ma non è un ritiro punitivo» ha sottolineato Tare che è rimasto a Roma e solo oggi raggiungerà l’Hotel Salicone, dove già in passato la squadra è andata in ritiro. Nel pomeriggio ci sarà la prima seduta di allenamento con il tecnico che dovrà dare forma alla nuova Lazio. Ancora incerto il modulo (4-2-3-1 o 4-3-3), la rivoluzione potrebbe passare da alcune esclusioni eccellenti. Chi rischia è Candreva che contro la Roma è apparso svogliato e senza motivazioni. Confermato Anderson, ieri contestato da alcuni tifosi, Morrison potrebbe finalmente avere una possibilità, mentre Mauri si scalda per tornare dal primo minuto.
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Aprile 2016, 09:14

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