Luis Alberto racconta il suo magic moment a Gli Autogol: "Mi isipiro a Riquelme"

Luis Alberto racconta il suo magic moment a Gli Autogol: "Mi isipiro a Riquelme"

di Enrico Sarzanini

 “Mi ispiro a Valeron e Riquelme, quando era al Villareal era una cosa pazzesca”. In diretta Twich con 'Gli Autogol' Luis Alberto si racconta e lo fa alla sua maniera, senza peli sulla lingua: “In Italia i miei riferimenti erano Del Piero e Pirlo che era come Xavi, anche se non aveva la corsa ma due piedi con cui faceva quello che voleva”. Dal campo alla panchina per il tecnico bianconero secondo lo spagnolo è cambiato poco: “Tutti dicevano che la Juventus era una squadra morta ma questa è una formazione che non puoi mai lasciare indietro e che resta la favorita per lo scudetto. A Pirlo serviva solo del tempo ma adesso è ripartita”. Due le squadre che lo hanno impressionato di più: “L’Inter è tra le migliori così come l’Atalanta che tra l'altro abbiamo battuto a Bergamo”. Per un attimo torna indietro con la mente: “Nella mia carriera ho giocato con tanti giocatori forti, come Gerrard, Coutinho, Sterling, ma Luis Suarez è il migliore, era una cosa pazzesca. Il più forte contro cui ho giocato in ogni caso è stato Messi. Ho sempre preferito lui a Ronaldo che resta comunque un giocatore impressionante. Nessuno ha mai fatto quello che hanno fatto loro”. Alla Lazio ha trovato la definitiva consacrazione, ha iniziato a segnare e a fare assist: “Non ho una preferenza perché la cosa importante è vincere. Non è una cosa che ho in mente sempre, mi piace divertirmi. Contro il Cagliari avevo la palla lì ma l’ho lasciata a Ciro (Immobile, ndr)”. Poi svela qualche retroscena dello spogliatoio: “Cataldi è sempre nervoso. Non fa casino in senso negativo, ma parla sempre. È anche un comico. Parliamo tanto e litighiamo tutti i giorni, mi piace tanto litigare. Quello con cui lo faccio di più è Radu. Musica peggiore? Facilissimo, Patric e Correa. Non si capisce un cazzo di quello che ascoltano, musica strana. Io ascolto musica del mio paese, quella del carnevale di Cadice e il Falmenco. Inzaghi? Ha la voce fino al 50’, poi gli finisce”. Poi svela il suo piatto preferito: “Mi piace tanto la carbonara ma quando vado in Spagna mangio sempre patate fritte con l’uovo”.
Chiude con la sua top 11 del momento: “Modulo 4-2-3-1 con Ter Stegen in porta.

Terzino destro Alexander Arnold, poi Van Dijk, Sergio Ramos e Alphonso Davies a sinistra. Kimmich e De Bruyne a centrocampo, Neymar, Cristiano Ronaldo e Messi alle spalle di Benzema. Con questa squadra vinco campionato e Champions”. Poi l'udici ideale in Italia ma senza inserire i compagni di squadra della Lazio: “La faccio al volo, senza pensare. Handanovic in porta. Calabria terzino destro, al centro De Vrij e Toloi con Theo Hernandez a sinistra. A centrocampo Barella sicuramente con Zielinski che mi piace tanto. Poi Ilicic, Cristiano Ronaldo, Insigne e Lukaku”.


Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Febbraio 2021, 08:14

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