Lazio, Inzaghi: «Squadra bella, ma sprecona»

Inzaghi: «Squadra bella, ma sprecona»
Ci sono emozioni e momenti che contano più del risultato sul campo. E per Simone Inzaghi, aver incontrato l'ex compagno e amico Sinisa è senz'altro uno di questi: «È stato bellissimo. Non ci siamo potuti abbracciare ma è come se lo avessimo fatto. Sinisa sta combattendo una battaglia dura ma ne uscirà senz'altro». È uscita senza vittoria, ma pure avendo rischiato, la Lazio dal Dall'Ara. E tornando a parlare di calcio, qualche rammarico Inzaghi ce l'ha: «È stata una gara sofferta contro una squadra forte e molto organizzata. Peccato aver sprecato un paio di occasioni nel finale. Il calcio è anche questo, ma dispiace». Sotto i riflettori anche gli errori difensivi: «Sul secondo gol dovevamo uscire e contrastare il tiro. Dovremo analizzare gli errori e porre rimedio. La prestazione c'è stata, anche in inferiorità numerica. Continuando così andremo lontano, anche se ora qualche punto ci manca. Il rammarico è per aver sprecato troppo nel finale».

E il pensiero non può non andare al rigore sbagliato di Correa: «I rigori li sbaglia solo di chi li tira. E Correa è uno dei nostri rigoristi, dopo Immobile». Non può parlare Mihajlovic, costretto a rientrare in ospedale dopo il triplice fischio.
Al suo posto, in conferenza, c'è il collaboratore De Leo, che riporta il messaggio che Sinisa ha consegnato a staff e squadra: «Il mister ci ha detto che dobbiamo continuare su questa squadra, perché se giocheremo così alla fine saranno di più le partite che avremo vinto rispetto a quelle che perderemo». La sfida che attende il Bologna è dura: far sì che la squadra trovi continuità nonostante Mihajlovic per motivi di salute non possa garantire costanza di presenza: «Sapete tutti quale ascendente abbia il mister su questo gruppo. È uno stimolo fondamentale anche per noi, per e per il pubblico: però bisogna rompere equazione tra la presenza o meno del mister per rispetto nei suoi confronti. Dobbiamo tutti avere la capacità di assumerci delle responsabilità e rispettare i momenti in cui non può essere presente, perché sta percorrendo una strada importante». La chiosa è per il giovane Svanberg: «È stato bravo, tra le linee, ha giocato una gara di qualità e quantità».

Ultimo aggiornamento: Domenica 6 Ottobre 2019, 20:31

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