Sfrontati ma non montati, freschi, giovani e bravi. Desiderosi di imparare e crescere sotto un maestro come Sarri. Sembra avanzare a grandi falcate la linea verde della Lazio. Una new-generation alla Holly e Benji che ha colpito e colto nel segno. Almeno per ora. Raul Moro e Luka Romero, rispettivamente 18 e 16 anni, sono i capofila di questa coraggiosa tendenza biancoceleste. Un po’ sullo stile del Dortmund o dell’Ajax. Questa è l’idea, la nuova linea, rompere un po’ col passato e osare. Appena l’anno scorso, la Lazio aveva con Juve e Inter un’età media di 29,7, una delle più alte d’Europa. Era giusto cambiare e provare a percorrere una strada diversa. Un suggerimento arrivato anche dal ct Mancini con la sua nazionale. E afferrato al volo. Ma non ci sono solo lo spagnolo e l’argentino, con loro c’è pure Marco Bertini, italiano e vivaio Lazio: sta sorprendendo lo staff e scalando posizioni. Chissà che non sia anche lui una sorpresa. Giovane (ha 23 anni) anche Jospip Brekalo attaccante croato entrato nei radar della Lazio, che il Wolfsburg potrebbe cedere in prestito con obbligo di riscatto. E così, oltre a Luis Alberto e Milinkovic, o quando arriverà Immobile, a stupire in questa fase del ritiro (domani ore 18 - diretta Sportitalia - ultima amichevole con il Padova e poi rientro nella Capitale) sono i due “ragazzini terribili”, come vengono affettuosamente chiamati a volte, che si stanno mettendo in evidenza.
SENZA PAURA
Entrambi si muovono sul terreno di gioco quasi da veterani, senza alcun timore, rischiano, entrano anche duramente, ma ascoltano con umiltà e si mettono dietro ai più anziani. Quello più avanti, ma neanche troppo, è Moro, per l’età ma forse perché ha già debuttato in serie A, proprio l’anno scorso di questi tempi, era il 20 luglio e la Lazio giocava contro la Juve a Torino.
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Luglio 2021, 07:30
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