Lazio, dopo il derby horror il mercato è un rebus. E c'è aria di rivoluzione

Lazio, dopo il derby horror il mercato è un rebus. E c'è aria di rivoluzione

di Enrico Sarzanini

Nessuno parla più di futuro. A Formello è come se il tempo si fosse fermato quando in realtà il domani è dietro l'angolo. Il tempo stringe: quello che arriverà sarà il mercato più difficile e importante dell'era Lotito. La sconfitta contro la Roma ha segnato la fine di un'epoca, quella iniziata sei anni fa con Simone Inzaghi e proseguita quest'anno con Sarri. Con cinque titolari a scadenza (Luiz Felipe, Marusic, Strakosha, Patric e Leiva) la rivoluzione è obbligata, se poi ci aggiungi che la Lazio dovrà sacrificare un big (Milinkovic, Luis Alberto o Acerbi) per presentarsi sul mercato con i soldi necessari per fare gli acquisti, allora il quadro è completo. Il resto potrebbe farlo la mancata qualificazione in Europa che rischia di allontanare altri giocatori. Tutto con sullo sfondo il futuro di Sarri: il tecnico ha il contratto in scadenza nel 2023 ma ha una clausola con cui si può liberare per l'estero.
Scorie derby.

Immobile a fine gara era furioso per la sconfitta e ha invitato la squadra a rientrare nello spogliatoio mentre Pedro ha scelto di andare da solo sotto la Nord un gesto poco gradito ad alcuni compagni. Ciro intanto era talmente arrabbiato che ha raggiunto il ritiro della Nazionale a Coverciano senza Luiz Felipe, Acerbi e Zaccagni e i romanisti azzurri. Infine Milinkovic: dopo l'incidente al naso, è volato in Nazionale e sarà valutato lì.


Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Marzo 2022, 08:32

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