Lazio, de Vrij negli uffici antidoping: spiegazioni per un vizio procedurale

Lazio, de Vrij negli uffici antidoping: spiegazioni per un vizio procedurale

di Valerio Cassetta
E’ durata poco più di mezzora l’audizione di Stefan de Vrij all’ufficio della Nado Italia (National Anti-Doping Organizations) presso il Coni. Il giocatore della Lazio, dopo il rinvio dell’audizione di venerdì scorso, è stato ascoltato e ha chiarito le questioni legate a un controllo della partita di campionato Lazio-Verona del 19 febbraio scorso. In occasione di quel match, infatti, sembrerebbe che l’olandese abbia ripetuto due volte i controlli antidoping, firmando solamente i documenti relativi al primo tentativo.

I test antidoping, infatti, basandosi sull’analisi delle urine, necessitano di alcuni requisiti, primo fra tutti la quantità di liquido. Se l’atleta, reduce da una prestazione, non riesce a fare pipì al primo tentativo, dovrà ripetere l’operazione, aspettando il tempo necessario. Insomma, solo un vizio burocratico-procedurale e nulla di più.
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Marzo 2018, 16:08

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