Macron, dalle maglie della Lazio alle mascherine anti-virus

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di Enrico Sarzanini
La Macron, l'azienda italiana che produce le maglie della Lazio, è scesa in campo per dare un aiuto concreto in questo momento di grande emergenza dovuta al coronavirus e produrrà mascherine e dispositivi sanitari oggi diventati indispensabili. Una bella iniziativa che ci racconta il Ceo dell'azienda, Gianluca Pavanello: “Abbiamo dato disposizione alle 30 persone che lavorano nel nostro ufficio di produzione a Tianjin in Cina di individuare delle fabbriche medicali, di visitarle, certificarle e contrattualizzarle. Ne abbiamo scelte sei che adesso lavorano esclusivamente per noi che importiamo il materiale per le Regioni Emilia Romagna, Campania e Veneto e per la Legione dei Carabinieri. Questa settimana produrremo 6,5 milioni di pezzi dalla prossima andremo a regime con 8,5-10 milioni di pezzi”. 
In parallelo la produzione delle maglie va avanti spedita, quella della Lazio per la stagione 2020-21 è già pronta: “Aspettiamo solo di metterci lo scudetto...”. Un rapporto, quello con i biancocelesti, che va avanti ormai da 8 anni: “Ci siamo fusi bene con la Lazio anche perché lavoriamo a quattro mani e in grande sinergia. Le maglie nascono in piena collaborazione e siamo molto affiatati. I prodotti rispecchiano il DNA del club perché nascono dal club stesso”. Ed in questi anni hanno avuto grande successo tra i tifosi: “Sono tutti progetti unici, ogni maglia parte da un foglio bianco, da zero: quella della Lazio sarà diversa rispetto a quella del Bologna o del Bruges. Questo è molto apprezzato dai tifosi che vedono quanta passione e ricerca ci sono dietro ogni prodotto”. In questi anni i laziali hanno amato una maglia in particolare: “Quella bandiera (con l'aquila stilizzata sul petto, ndr) ha avuto un successo enorme, incredibile, ma devo dire che anche quella dei 120 anni sta andando molto bene”. 
Chiusura dedicata al momento che sta vivendo il calcio: “E' complicato e difficile ipotizzare quando ci sarà la ripartenza, e quando accadrà sarà certamente a porte chiuse. Purtroppo è difficile fare delle previsioni anche perché è una situazione inaspettata e le priorità sono altre ma speriamo accada quanto prima perché vorrà dire che siamo tornati tutti alla vita normale”.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Aprile 2020, 18:37

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