Lazio, Immobile da impazzire: superato il record di Angelillo e Scarpa d'Oro al piede
di Emiliano Bernardini
PENALTY ALLA CRUIJFF
In realtà volevano batterlo di seconda, alla Cruijff, così uno avrebbe fatto un assist in più e l’altro gol. nienta da fare. Meglio alla vecchia maniera. Tripletta nel 5-1 con cui la Lazio ha battuto il Verona. La seconda stagionale dopo quella rifilata alla Sampdoria. E poi 7 doppiette. Radunovic è il 60° portiere battuto da Ciro. Nessuno ha più fame di lui. Due rigori e una carezza al pallone esaltazione dell’estetica del gesto. E pensare che ieri, l’esordiente Volpi (quanti dubbi sul rigore dato al Verona per il fallo di Luiz Felipe), ce la stava mettendo tutta a non farlo segnare. Ci sono voluti quasi tre minuti per decretare un rigore solare. Il fischietto di Arezzo lo ha dato solo dopo un lungo conciliabolo con il Var e dopo aver rivisto le immagini. Ce ne erano addirittura due di falli. Ciro tira e segna. Ma non basta. E così ecco un’altra perla e poi un altro rigore. Ora è in testa alla classifica dei bomber di tutta Europa. E per fortuna che non era “internazionale”. E in attesa di mettere in bacheca l’ambito trofeo, ieri si è preso un record come antipasto. Unico italiano a segnare 34 reti in un unico campionato. Superato il primato stabilito da Antonio Angelillo nella stagione 1958/59. Unico anche nella Lazio guardando alla singola annata. Ha segnato più di tutti. Ha superato anche Chinaglia al terzo posto dei bomber all-time biancocelesti. Ciro è a 123, a 127 c’è Signori. Piola è irraggiungibile per quest’anno a 149. Numeri da grandissimo giocatore. Centouno in serie A con la maglia biancoceleste. Basterebbe questo per perdonargli qualche gol mangiato. E passi anche che qualcuno è stato decisivo. E’ maggiore il suo peso nei successi. Anche il ct Mancini si è dovuto ricredere. Nessuno tocchi Immobile. Da eretici scagliare contro di lui la frustrazione di alcuni momenti. Se la Lazio è così in alto il merito è soprattutto di Immobile. Da Formello assicurano sia stato più un blocco mentale che fisico a condizionarlo. Deve essere contento, ha già superato coi gol se stesso. E Lotito è pronto a premiarlo pure con un ulteriore (a 4 milioni) adeguamento.
OVAZIONE NELLO SPOGLIATOIO
L’immobilismo è la nuova religione che fa volare. Sorriso contagioso e quel fare da “guappo” buono che lo fa amare. Prima punta atipica. Praticamente nessun altro bomber percorre così tanti chilomentri in una partita. Torna a centrocampo a prendere palle e poi si lancia negli spazzi. Si muova da destra a sinistra per liberare nuove corsie e poi tira. Ciro a bersaglio. Ora gli restano due gare, con Brescia e Napoli, per diventare il migliore di sempre. Gli servono altri tre gol per superare il record del Pipita, miglior cannoniere in un solo campionato. «Quest’anno sta andando tutto come volevo. Mancano 3 gol per superare Higuain. E’ più difficile, ma voglio finire bene» ha detto Immobile che nello spogliatoio ha ringraziato i suoi compagni. Ovazione. Ciro is on fire. Ma è tutta la Lazio ad essersi sciolta. Sarà la tranquillità della Champions ormai acquisita. Sarà che vincere aiuta a vincere. E così ecco la manita che consente l’aggancio all’Atalanta (messa meglio negli scontri diretti) e a -1 dal secondo posto dell’Inter. Nulla è impossibile.
Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Luglio 2020, 23:38
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