Lazio, Immobile cerca il record in casa Higuain

Lazio, Immobile cerca il record in casa Higuain

di Alberto Abbate
Un ultimo sforzo, ci sono ancora diversi obiettivi in gioco. Non solo il secondo/terzo posto, o il record di gol (36 in A) che Immobile vuole strappare a Higuain al San Paolo, sigillando la scarpa d’oro (già è a +1 da Lewandovski fermo) e il titolo di capocannoniere alla faccia di Cristiano Ronaldo, che forse stasera nemmeno giocherà. Inzaghi pensa anche a Luis Alberto, miglior assistman (15 a +1 dal Papu Gomez) del campionato, e a se stesso: con 203 panchine, superato Zoff, stasera Simone sarà l’allenatore più longevo della storia della Lazio. Motivo di grande orgoglio, poi da domani scurdammoce o passato. Inzaghi è pronto a riscrivere anche il futuro: «Saremo di nuovo in Champions, 13 anni dopo, dovremo lavorare bene sul mercato e allargare la rosa per colmare le lacune che abbiamo. Proviamo però a migliorare la posizione in classifica a Napoli adesso». La Lazio non potrà essere la sola artefice del suo destino. Inter 79, Atalanta  e biancocelesti a 78. Tre concorrenti in un punto, le prime due si sfidano in uno scontro diretto. La squadra di Inzaghi per evitare matematicamente il quarto posto è costretta al successo, mentre in caso di pareggio dovrebbe poi buttare un occhio sulla partita di Bergamo.  
FORMAZIONE 
Non verrà fatto nessun calcolo, Inzaghi manderà la formazione migliore contro il Napoli (ore 20.45, diretta Sky Sport 254) in campo. Patric, Luiz Felipe e Acerbi dietro, nonostante l’ex Sassuolo ieri sia rimasto a riposo per il ginocchio. Sugli esterni Lazzari confermato, Marusic torna a traslocare sull’altro esterno. Straordinari per Milinkovic, Parolo e Luis Alberto a centrocampo. Il redivivo Correa farà ancora tandem con Ciro, anche perché resta ai box Caicedo. Sono stati tutti importanti per il cammino trionfale della Lazio: «Do pieni voti al nostro anno, una stagione memorabile per come è cominciata, con un trofeo vinto, continuata con le 11 vittorie di fila, poi c’è stato il ritorno in Champions». Rimane un po’ di rimpianto per essersi risvegliati in ritardo e non aver potuto lottare sino all’ultimo per lo scudetto: «Prima del lockdown eravamo una cosa sola con la nostra gente. Spero che la prossima Serie A possa ricominciare con un calendario normale, giocare ogni 2-3 giorni non è possibile, è una gara a eliminazione tra giocatori. Mi auguro sopratutto di rivedere la gente allo stadio. I tifosi sono la linfa del calcio». 
OBIETTIVI
Anche il San Paolo sarà vuoto. Così la straordinaria vittoria nella bolgia, ai tempi di Pioli, sembrerà un lontano ricordo. Non c’era Ciro, ma stasera per lui tornare a casa potrebbe avere un sapore unico. Ciro può e vuole diventare il miglior marcatore di sempre del nostro campionato. Può riuscirci, lo ha promesso a tutto il gruppo, a Inzaghi e Lotito. Addirittura centrare la doppietta sarebbe il top: Immobile effettuerebbe su Higuain il sorpasso e agguanterebbe Signori a quota 126 reti nella storia della Lazio. State certi che ora non è più irraggiungibile nemmeno il Mito: il bomber partenopeo è pronto a sfidare persino Piola, con 145 centri in vetta solitario. Alla luce dell’ultima media (35 gol in 37 gare) potrebbe bastare pure solo il prossimo campionato. Perché Immobile è leggenda, ma è anche il futuro di questa Lazio. Bisognerà discutere sul rinnovo, ma neanche troppo con un Ciro dai gol d’oro. Serviranno almeno 5 milioni di stipendio (coi bonus) per blindarlo. Briciole rispetto alla star, Cristiano Ronaldo, battuto e umiliato dall’attaccante del popolo.
Ultimo aggiornamento: Sabato 1 Agosto 2020, 07:30

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