Lazio, Simone Inzaghi osservato speciale nel
derby Primavera. In corsa anche Donadoni

Lazio, Simone Inzaghi osservato speciale nel ​derby Primavera. In corsa anche Donadoni

di Enrico Sarzanini
ROMA - Eccolo il derby che vale una stagione, la prossima. Appuntamento domani alle 17 a Santarcangelo di Romagna. In palio le semifinali del campionato Primavera ma anche il futuro della panchina biancoceleste. Se Simone Inzaghi dovesse battere la Roma, per lui quel sogno di sedersi sulla panchina della Lazio potrebbe diventare realt.





Reja è sempre più lontano e un riavvicinamento tra le parti, dopo lo sfogo del tecnico dei giorni scorsi poi smentito tramite una nota ufficiale del club, sembra ormai impossibile. Venerdì ci sarà il tanto atteso faccia a faccia e, salvo clamorosi ribaltoni, ci sarà l'addio definitivo che porterà ad una separazione consensuale senza alcuno strascico. Tra i due, infatti, c'è comunque un ottimo rapporto e, nonostante le tensioni dell'ultimo periodo, tutto si chiuderà con una stretta di mano.



In corsa per sostituirlo restano Pioli, che però dopo essere stato a Formello una settimana fa è stato momentaneamente "congelato" e Simone Inzaghi con all'orizzonte il nome di Donadoni. L'attuale tecnico del Parma era spuntato già due settimane fa, ma a ritirarlo fuori è stato lo stesso patron del club giallobù Ghirardi, ancora amareggiato per l'estromissione dall'Europa: «Anche Donadoni è in dubbio». Contatti con Lotito in passato già ci sono stati, ma il patron biancoceleste prima di fare una scelta definitiva si prenderà qualche giorno di tempo.



In pole position resta Inzaghi, a cui il derby di domani potrebbe dare la spinta giusta per convincere anche i più scettici. Il resto lo dovrebbe fare la società con un mercato all'altezza, in grado di convincere i tifosi almeno a riavvicinarsi alla squadra. Il diesse Tare, nel caso in cui la scelta ricadesse sull'ex attaccante dello scudetto, sarebbe pronto ad aiutare Simoncino nella sua crescita all'interno della Lazio.



Qualcuno potrebbe avanzare dubbi vista la scarsa esperienza di Inzaghi, ma c'è il precedente di Montella a rassicurare tutti: nel 2011 dai Giovanissimi della Roma salì in prima squadra (al sposto dell'esonerato Ranieri) e fu in grado di portarla al sesto posto. Infine, una suggestione: salta fuori il nome di Walter Zenga, vecchio pallino di Claudio Lotito.
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Giugno 2014, 09:08

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