La rivoluzione azzurra di Belotti: “Un sogno essere qui, voglio segnare più di Higuain”

La rivoluzione azzurra di Belotti: “Un sogno essere qui, voglio segnare più di Higuain”

di Ernesto De Franceschi
Con otto gol in 10 partite di campionato è lì in cima. Due reti appena sotto ai capocannonieri della serie A, Dzeko e Icardi. Andrea Belotti, 23 anni a dicembre, gioiello in vetrina del Torino di Mihajlovic, guida la “linea verde” a Coverciano. «Qui in Nazionale noi giovani siamo pronti a fare la rivoluzione, so che per noi è una occasione importante, Fidatevi, non vi deluderemo», spiega in conferenza stampa e si candida per giocare titolare con Immobile sabato sera in Liechtenstein.

«Per me era un sogno arrivare dove sono adesso - continua - ma invito tutti a crederci, basta poco, l’importante è crederci fino in fondo. Ho superato momenti di difficoltà, per essere qui». Oggi è davanti allo juventino Higuain nella classifica cannonieri: «E voglio restarci», precisa lui. Il “Gallo” Belotti, insomma, alza la cresta. Il granata è solo l’ultimo di una lunga serie di bomber, loro sì, che hanno già scritto la storia in azzurro.

«E’ difficile mettersi a indicare un attaccante al quale io possa accostarmi, tra i grandi del passato. Vedere le foto a Coverciano di Totti e di chi ha vinto il Mondiale del 2006 fa effetto, tanto più che qui c’è anche chi ha vinto a Berlino. Sentire i suoi racconti fa venire voglia di provare a fare vivere un’altra volta agli italiani quell’emozione».

E Belotti elogia i leader più esperti del gruppo azzurro per come stanno facendo inserire le matricole azzurre. «Buffon, Bonucci e De Rossi mi hanno fatto inserire al meglio nel gruppo e ora stanno facendo lo stesso con gli altri. Ci sono piccole frasi con cui tutti vengono fatti sentire importanti. I più anziani dimostrano di essere grandi uomini e grandi campioni».

Il paragone più impellente resta quello con l’assente Balotelli. «E’ Ventura a fare le scelte, che vanno rispettate. Balotelli e Pellè possono tornare qui. L’essenziale è che tutti noi abbiamo chiaro come gli schemi d’attacco siano fondamentali per la crescita della squadra».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Novembre 2016, 15:51

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