Magrin: «Juve da scudetto se batte l'Atalanta. Milan? Bella realtà, Inter e Napoli toste»

Magrin: «Juve da scudetto se batte l'Atalanta. Milan? Bella realtà, Inter e Napoli toste»

di Fabrizio Ponciroli

Tra le sfide più interessanti della 12a giornata di serie A spicca Juventus-Atalanta. Ne abbiamo parlato con Marino Magrin, ex centrocampista che, nel corso della sua carriera, ha indossato sia la casacca bianconera che quella della Dea. All’Atalanta dal 1981 al 1987, è sbarcato a Torino, sponda Juventus, nell’estate del 1987 per sostituire un certo Platini. Nel suo curriculum pure cinque anni da allenatore nel settore giovanile del Milan.
Juve-Atalanta: che sfida dobbiamo aspettarci?
«Sarà molto interessante. La Juventus dovrà impegnarsi molto per avere la meglio sull’Atalanta che, quest’anno, è migliorata molto anche a livello difensivo».
Un pronostico?
«Difficile sbilanciarsi, una partita da tripla della vecchia schedina. Dico solo che, se la Juve batte l’Atalanta, secondo me rivince lo scudetto».
Quindi crede molto nella squadra di Pirlo?
«Assolutamente. Andrea sta crescendo molto, anche grazie al supporto della società bianconera che è sempre presente».
E su Dybala come la mettiamo?
«Beh, bisogna avere pazienza. Spesso ci si dimentica che ha avuto un infortunio lungo e che ha avuto pure il Covid. Va aiutato a ritrovarsi».
Intanto l’Atalanta che deve fare i conti con la querelle Gasperini-Papu Gomez…
«Bisognerebbe essere dentro allo spogliatoio per capire cosa sia davvero accaduto. Spero si trovi una soluzione. Certo, le dichiarazioni di Gasp e del Papu non sono state bellissime da sentire. Devono restare uniti».
Tra l’altro, all’orizzonte, c’è la sfida con il Real...
«Il giusto coronamento di una crescita costante e fantastica. Giocare con il Real Madrid in Champions significa essere diventati grandi».
La sorpresa del campionato è il Milan di Pioli?
«All’inizio forse poteva essere visto come una sorpresa ma non lo è più. Conosco Pioli, so di che pasta è fatto. Onore a lui ma anche a Maldini che, a mio avviso, sta facendo un eccellente lavoro da dirigente».
Ci sarebbe anche l’Inter di Conte…
«I giocatori bravi ci sono, Conte sa come fare per vincere. Devono solo stare più sereni, probabilmente a partire proprio dall’allenatore, anche se il suo carattere è sempre stato un po’ fumantino».
Inter che è attesa dall’esame Napoli. Le piace Gattuso?
«Certamente.

Rino è un altro che sa il fatto suo. Anche questa è una gara che ci dirà molto sulla forza, soprattutto mentale, di Inter e Napoli, entrambe comunque toste».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Dicembre 2020, 07:00

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