Karius dopo gli errori in Champions: "Non dormo più, carriera rovinata"

Karius dopo gli errori in Champions: "Non dormo più, carriera rovinata"

di Marco Lobasso
Il giorno dopo è quello più terribile. Loris Karius rischia di diventare il peggior portiere della storia del calcio europeo. I suoi due errori nella finale di Champions hanno regalato la coppa al Real e condannato il suo Liverpool. La domanda è inevitabile, tutti ce la siamo fatta. E tutti abbiamo provato compassione per lo sfortunato e maldestro portiere dei Reds. Come si tara avanti, dopo una drammatica serata in mondovisione come quella di sabato sera? Come si resiste alla disperazione e alla frustrazione che ti prende? E’ lo stesso Karius che risponde, con un lungo tweet in cui si mette a nudo e racconta questi giorni per lui terribili e incancellabili.
«Non sono riuscito a chiudere occhio fino ad ora - fa sapere via Instagram (lorisk21) -, le scene mi passano ancora nella mente, ancora e ancora. Sono infinitamente dispiaciuto per i miei compagni di squadra, per voi tifosi e per tutto lo staff. So che ho incasinato il match con i due errori e ho deluso tutti. Come ho detto, vorrei solo tornare indietro nel tempo ma non è possibile. Così è ancora peggio - aggiunge il portiere dei Reds - perché pensavamo che avremmo potuto battere il Real Madrid e siamo rimasti in partita per molto tempo». Il mea culpa fa quasi tenerezza per quanto schietto e doloroso.
Del resto, la prestazione di Karius resterà negli anni come una delle peggiori di sempre. Il Daily Star lo ha soprannominato in copertina “Calamity Karius”, un nomignolo diventato subito virale sui social. Terribili anche i voti dei quotidiani in pagella: per il portiere del Liverpool sono fioccati i 2 e anche gli 1, con qualche 3 che è sembrato quasi benevolo, rispetto alla media generale. 
E adesso inutile girarci attorno. Karius, 24 anni appena, è un portiere solo che piange. L’uomo-saponetta arrivato sul tetto d’Europa sdraiato con la schiena sul prato e con i guantoni sul viso. Codino alla Beckham, tatuaggi sugli avambracci e lacrimoni da bimbo. Distrutto. La carriera del bel vichingo del Liverpool finisce qui.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Maggio 2018, 08:54

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