'Juventus: All or Nothing': dalla lite Ronaldo-Cuadrado alle urla di Bonucci, ecco le parti da non perdere

Dalle frecciatine di Pirlo e Agnelli a Sarri, agli sfoghi di Bonucci e Nedved, ma anche il difficile ambientamento culinario di McKennie

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È arrivato il primo documentario su una squadra italiana«All or Nothing» di Amazon Prime sta svelando numerosi dettagli e retroscena della stagione della Juventus 2020-2021. La serie racconta in 8 puntate l'anno dei bianconeri con Andrea Pirlo in panchina, dalla dolorosa eliminazione in Champions League alla vittoria della Coppa Italia. Il documentario offre inoltre riprese negli spogliatoi e reazioni di giocatori e dirigenza durante la stagione che stanno già facendo discutere il web. 

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L'attesissima serie targata Amazon Prime è uscita solo ieri, ma sta già facendo discutere molto. Tanti i momenti clou di una stagione fatta di alti e bassi dove la Juventus, alla fine, ha vinto la Coppa Italia, si è classificata quarta in campionato e ha deluso le aspettativ in Champions League. 

Il primo episodio, che tanto sta facendo parlare, è la battuta di Pirlo alla prima conferenza stampa da nuovo allenatore della Juventus. Nella serie non poteva mancare un momento relativo alla prima conferenza stampa di Andrea Pirlo alla Juventus, nel 2020.  Apparentemente sereno sul primo incontro con i giornalisti, viene mostrata la riunione di preparazione alla conferenza. «​Potresti essere l'allenatore più giovane della Serie A», gli viene fatto notare. Pirlo risponde: «​No, c'è De Zerbi. Abbiamo la stessa età...». E allora scherza: «Siete impreparati!». La conferenza stampa scorre perfettamente e al termine, il tecnico fa una battuta, riferendosi a Sarri: «Com'è andata? Bene? Beh, non mi sono messo neanche le dita nel naso». Una frecciatina al precedente tecnico che ha acceso gli animi sui social. 

Sempre in riferimento a Sarri, la docuserie pone l'attenzione anche sulle dure parole di Andrea Agnelli all'inizio del raduno della nuova Juventus guidata da Pirlo. Il discorso alla squadra risale al giorno del raduno, che dà il via ufficiale alla stagione 2020-21 della Juventus. Un discorso a cuore aperto da parte del presidente, che commenta in questo modo la stagione precedente, quella del nono scudetto consecutivo vinto con in panchina Maurizio Sarri: «Sono dieci anni che sono presidente della Juve. Se guardo l’anno scorso, al di là dei risultati sportivi, ve lo dico con il cuore, è stato un anno di mer... Qualcuno anche qui dentro non ha dato tutto quello che doveva. Se penso a tutti gli sforzi che hanno fatto le donne e gli uomini della Juventus, noi siamo 800 e si va in campo in 800, si vince e si perde in 800. Siamo un gruppo che deve andare sempre unito nella stessa direzione. Abbiamo fatto una scelta in cui credo tantissimo, che è quella di Pirlo. Ora sta al gruppo seguirlo sempre e comunque, quotidianamente. Sarà un anno difficile, ma io torno con l’entusiasmo di una volta.

Chiunque cercherà di toccare uno solo di voi, prima passerà sul mio corpo. Al resto pensateci voi».

Tra i momenti più «chiacchierati» c'è sicuramente il duro sfogo di Pavel Nedved davanti a Pirlo, Paratici e Agnelli dopo il clamoroso ko contro il Benevento, 1-0 allo Stadium. Il vicepresidente ha usato toni durissimi contro la squadra, reduce tra l'altro dall'eliminazione in Champions League.

Ma nella serie trovano spazio anche momenti divertenti e ironici, come l'ambientamento di Weston McKennie con il cibo italiano. L'americano arrivò a Torino con il 18% di massa grassa. Negli atleti la massa grassa (dicono gli esperti) deve essere al massimo tra il 6 e il 15%, ma per Weston la dieta italiana non è stata semplice e in una scena dichiara: «Mi mancano gli hamburger e le salse», cibi a stelle e strisce sicuramente deliziosi, ma che cozzano e non poco con la dieta di uno sportivo.

Il documentario offre anche dei dettagli sui litigi nello spogliatoio, con un clamoroso retroscena tra Cristiano Ronaldo e Juan Cuadrado nell'intervallo di Juve-Porto, ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Volano parole dure tra i due, facendo scoppiare una discussione molto accesa

Infine hanno suscitato clamore e scalpore le parole da spogliatoio di Leonardo Bonucci  che in due occasioni, contro la Fiorentina e il Milan, ha alzato i toni nell'intervallo dei match per risvegliare una squadra in balia degli avversari. 

Dopo la sconfitta schiacciante contro il Milan persa 3 a 0, ad esempio, se la prese con i compagni e durante uno sfogo pronunciò queste esatte parole: «Ma guardiamo questa ca**o di lavagna (indicando i titolari del Milan): dobbiamo avere paura di questa squadra? Non può essere. Dobbiamo giocare con la testa libera, è un momento difficile ma dobbiamo avere la testa libera per fare andare bene le gambe».

In occasione della partita casalinga contro la Fiorentina, Bonucci, da capitano, carica la squadra con queste parole: «Quando si indossa questa maglia c'è solo un modo di rispondere: andare fuori, vincere, vincere e vincere».
A fine primo tempo, però, dopo il vantaggio viola firmato da Vlahovic, Pirlo si arrabbia: «Se non si sta concentrati si fanno figure di mer*a: se abbiamo i cogl***i, dobbiamo ribaltarla», attacca il tecnico negli spogliatoi. Le cose non cambiano: c'è anche l'autogol di Alex Sandro e Pavel Nedved se ne va furibondo dalla tribuna. Poi sarà Caceres  chiuderà i giochi sul 3-0.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Novembre 2021, 15:00

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