Juventus, chiesto il processo per Andrea Agnelli e 12 indagati

Juventus, chiesto il processo per Andrea Agnelli e 12 indagati

di Timothy Ormezzano

La Juventus in tribunale. I pm di Torino hanno inviato al gip la richiesta di rinvio a giudizio per 13 dei 16 indagati nell’inchiesta Prisma sui falsi in bilancio che sarebbero stati commessi dal club bianconero per ridurre il pesante passivo. Vanno dunque verso il processo l’ormai ex presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Nedved, l’ad Arrivabene e l’ex ds Paratici, oltre alla stessa Juventus come persona giuridica. La palla ora passa al gup, chiamato a decidere se ci sono elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio, fissando il processo entro 30 giorni, oppure a emettere una sentenza di non luogo a procedere.
Tra i capi d’accusa ci sono plusvalenze considerate artificiali per 155 milioni di euro, notizie false nella cosiddetta “manovra stipendi”, perdite di esercizio inferiori a quelle reali e dichiarazioni fraudolente con utilizzo di false fatture per operazioni inesistenti. Ma la posizione degli indagati potrebbe addirittura aggravarsi. Nelle ultime settimane è infatti emerso un giro di denaro di cui non ci sarebbe traccia nel bilancio, compresi i 19 milioni della famosa (e mai trovata) “carta segreta” su Cristiano Ronaldo. Dalla giustizia ordinaria a quella sportiva. La Uefa ha aperto un’indagine per potenziali violazioni da parte della Juve delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario. Se dovessero emergere fatti nuovi, sono previste azioni legali e misure disciplinari.
Secondo il ministro dello sport Andrea Abodi «la situazione della Juve è solo la punta estrema e clamorosa di un fenomeno su cui non possiamo voltarci dall’altra parte», perché «probabilmente la Juve non è l’unica società» coinvolta. Non siamo al così fan tutti, ma a detta di Abodi potrebbero esserci altre «società che evidentemente hanno interpretato in maniera troppo particolare le norme».
La Vecchia Signora è costretta a giocare in difesa. Il gip del Tribunale di Torino Ludovico Morello sostiene che se la Juve si è attenuta alla prassi standard «risulterebbe difficile ipotizzare un discostamento consapevole, e quindi doloso, dai corretti criteri di contabilizzazione». Sarà comunque opportuno «un accurato approfondimento».
Intanto resta viva la candidatura di Del Piero alla vicepresidenza bianconera.

L’ex capitano esce allo scoperto con un lungo post. Senza confermare ma nemmeno smentire: «È un momento delicato per la Juve, ora l’unica cosa che conta è mettere nelle migliori condizioni di lavorare le persone alle quali il club è stato affidato. È l’ora di essere ancora più juventini. Non è giusto commentare indiscrezioni che magari possono tramutarsi in speculazioni».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Dicembre 2022, 06:45

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