Non si conoscono le ragioni che hanno indotto Beppe Marotta a chiudere il proprio rapporto con il club bianconero della Juventus. Di certo c'è che la sua permanenza a Torino coincide con la conquista di sette scudetti, quattro Coppe Italia e tre Supercoppe italiane. L'ultimo riconoscimento individuale, da dirigente della Juve, è arrivato in settimana, quando a Marotta è stato consegnato il 'best executivè come miglior manager dell'anno. Stasera l'annuncio di lasciare Torino, dove invece rimarrà il ds Fabio Paratici. Nei prossimi giorni si potranno svelare i motivi che hanno indotto Marotta a prendere la decisione comunicata stasera.
Direttore generale dal primo giugno 2010 e ad dal 27 ottobre dello stesso anno, Marotta era arrivato alla Juventus dalla Sampdoria, portata al quarto posto e ai preliminari di Champions.
Ha tessuto infinite trattative di mercato, portando in bianconero tanti campioni, da Barzagli - il suo primo colpo - a Tevez, Pirlo, Higuain, per finire con Cristiano Ronaldo. «Con lui sono stati quatto anni e mezzo belli, sul piano professionale e umano - dice Allegri, al quinto anno da allenatore Juve - è il miglior dirigente italiano, anzi europeo. Con il presidente Agnelli, con Nedved e Paratici ha costruito una società forte e vincente in campo. L'ho saputo ora, mi mancherà»
Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Settembre 2018, 22:20
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