Marotta: «Non sarò più ad della Juventus, le nostre strade si separano»

Marotta: «Non sarò più ad della Juventus, le nostre strade si separano»
Annuncio a sorpresa di Beppe Marotta, parlando a Sky Sport, dopo la vittoria dei bianconeri sul Napoli: «Il mio mandato di amministratore delegato scadrà il 25 ottobre, la società e gli azionisti stanno attuando una politica di rinnovamento. Nella lista dei nuovi candidati non ci sarà più il mio nome. Rimarrò nella Juve come direttore generale dell'area sport. Smentisco categoricamente che io possa essere candidato alla Figc, in questo momento è un'esperienza che non mi tocca». 

Non si conoscono le ragioni che hanno indotto Beppe Marotta a chiudere il proprio rapporto con il club bianconero della Juventus. Di certo c'è che la sua permanenza a Torino coincide con la conquista di sette scudetti, quattro Coppe Italia e tre Supercoppe italiane. L'ultimo riconoscimento individuale, da dirigente della Juve, è arrivato in settimana, quando a Marotta è stato consegnato il 'best executivè come miglior manager dell'anno. Stasera l'annuncio di lasciare Torino, dove invece rimarrà il ds Fabio Paratici. Nei prossimi giorni si potranno svelare i motivi che hanno indotto Marotta a prendere la decisione comunicata stasera.

Direttore generale dal primo giugno 2010 e ad dal 27 ottobre dello stesso anno, Marotta era arrivato alla Juventus dalla Sampdoria, portata al quarto posto e ai preliminari di Champions.
Ha tessuto infinite trattative di mercato, portando in bianconero tanti campioni, da Barzagli - il suo primo colpo - a Tevez, Pirlo, Higuain, per finire con Cristiano Ronaldo. «Con lui sono stati quatto anni e mezzo belli, sul piano professionale e umano - dice Allegri, al quinto anno da allenatore Juve - è il miglior dirigente italiano, anzi europeo. Con il presidente Agnelli, con Nedved e Paratici ha costruito una società forte e vincente in campo. L'ho saputo ora, mi mancherà»

Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Settembre 2018, 22:20

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