Juventus, la sentenza sulla manovra stipendi: maximulta da 718mila euro, nessuna penalità. Il club: noi corretti, ma mettiamo un punto

I bianconeri chiudono il fascicolo legato alla giustizia sportiva e voltano pagina

Juventus, la sentenza sulla manovra stipendi: maximulta da 718mila euro, nessuna penalità Il club: noi corretti, ma mettiamo un punto

di Redazione web

La Juventus ha ricevuto una multa da 718mila euro, ma nessuna penalità. È questa la sentenza del Tribunale federale, che mette fine al caso cosiddetta della manovra stipendi, chiusa con un patteggiamento richiesto dal club bianconero. L'accordo prevede la rinuncia a qualsiasi ricorso da parte dalla società bianconera sulle vicende pendenti.

In base al patteggiamento, accolto dal tribunale federale nazionale, il club bianconero pagherà la pena pecuniaria, da dividere tra club e dirigenti coinvolti. Per quanto riguarda la posizione di Agnelli è stata stralciata e andrà a giudizio il 15 giugno. Tutti gli altri rinunciano con il patteggiamento a eventuali ricorsi sia alla corte federale d'appello che al collegio di garanzia presso il Coni.

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La nota della società

«La società, ribadendo la correttezza del proprio operato, ha ritenuto di accedere all'applicazione di sanzioni nel miglior interesse della società stessa, azionisti e stakeholders».

Così una nota diffusa dalla Juve dopo il patteggiamento davanti al Tribunale Figc per il caso stipendi. «La definizione di tutti i procedimenti sportivi Figc aperti - prosegue la nota -, consente di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità per contenziosi, permettendo a management, allenatore e giocatori di concentrarsi sull'attività sportiva, specie la programmazione della prossima stagione».

Le motivazioni della Figc

«La sanzione della penalizzazione di dieci punti in classifica da scontare nella stagione sportiva in corso, anche in un'ottica equitativa, si rivela del tutto idonea a soddisfare i criteri di afflittività, proporzionalità e ragionevolezza come innanzi enunciati». Con questa frase, che precede l'annuncio sanzione, si chiudono le venti pagine di motivazioni della condanna inflitta lo scorso 22 maggio alla Juventus dalla Corte federale d'appello, sezioni unite. Il documento è stato diffuso poco fa, proprio nel giorno che vede il club bianconero davanti al Tribunale federale per il procedimento per la cosiddetta manovra stipendi.

I punti di penalizzazione

Nelle motivazioni della sentenza della Corte federale di appello sul caso plusvalenze emergono i criteri con cui è stato deciso il -10 alla Juventus. La penalizzazione è stata commisurata alle responsabilità dei singoli dirigenti: Paratici 4 punti, Agnelli 3, Arrivabene 2, Cherubini 1. Mentre il proscioglimento degli altri membri del Cda senza firma ha determinato lo «sconto» di 5 punti rispetto al -15 iniziale.


Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Maggio 2023, 18:31

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