Juve: «La parola Heysel in noi evoca solo dolore»

Juve, il triste anniversario: «La parola Heysel in noi evoca solo dolore»
«La parola Heysel è una di quelle che mai e poi mai potremo dimenticare. Perché passano gli anni, ma quella parola continua a evocare in noi lo stesso, immutato dolore». Lo scrive la Juventus sul suo sito, nel giorno del 35mo anniversario della tragedia che costò la vita a 39 persone.

«Sono passati trentacinque anni, ma la memoria di chi c'era, di chi ha assistito dai teleschermi di casa, e anche di chi non era ancora nato ma ha conosciuto i fatti leggendo i libri di storia, è qualcosa che si risveglia, immediatamente, al solo leggere o sentire quella parola. Heysel. Quel giorno a Bruxelles c'era il sole. Un sole che stava lasciando sul campo i suoi ultimi raggi, quando proprio su quel campo, e su quegli spalti, prima dell'inizio della Finale di Coppa dei Campioni fra Juve e Liverpool, si consumò l'incredibile. Si consumò l'orrore. Successe tutto in pochi istanti: le cariche, la corsa per scappare, quel muro che crolla. E il panico. Una notte, quella di Bruxelles, che si portò via 39 persone, quasi tutte italiane: il più giovane fra loro aveva solo dieci anni. È alla loro memoria che oggi, come ogni giorno, dedichiamo il nostro raccoglimento, e il nostro dolore».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Maggio 2020, 14:17

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