Juve campione, le pagelle dell'ottavo scudetto consecutivo: CR7 e Chiellini i trascinatori

Juve campione, le pagelle dell'ottavo scudetto consecutivo: CR7 e Chiellini i trascinatori

di Timothy Ormezzano
SZCZESNY 7,5. E’ uno degli attori protagonisti del 35° scudetto bianconero. Fenomenale anche in Champions. L’eredità di Buffon è in ottime mani (guantate). Sicurezza.

PERIN 6. Le gerarchie in porta erano chiare, ma il vice-Szczesny sperava di avere più spazio (e meno infortuni). Una spalla da operare ha chiuso in anticipo la sua stagione. Fantasma.

CANCELO 7. Il voto è la media tra l’avvio di annata da top player e il finale in netto calo. Ha grandi mezzi ed enormi margini di miglioramento. Discontinuo.

DE SCIGLIO 6,5. Colleziona qualche presenza in più dell’anno scorso, grazie al turnover con Cancelo. Rendimento in crescita, ma nessuna partita memorabile. Gregario.

BARZAGLI 6. Più acciacchi che presenze, nella stagione del suo ottavo tricolore consecutivo, con addio al calcio. L’anno prossimo gli unici campioni del mondo del 2006 in attività saranno Buffon e De Rossi. Voto alla carriera: 8. Insegnerà a difendere. Professore.

BONUCCI 6,5. Rientra alla base bianconera, senza spostare gli equilibri. Meno efficace di un tempo in marcatura: una mezza dozzina di gol subiti sono arrivati da suoi errori. Calante.

CHIELLINI 8. Migliora con il passare degli anni, come un buon Barolo. E’ stato uno dei punti di forza di Allegri, perfetto nella gestione del suo quasi 35enne. Monumentale.

CACERES S.V. Torna a gennaio a costo (quasi) zero per rimpiazzare Benatia. Rispetto a un tempo ha perso un po’ di gamba ma non la propensione agli infortuni. Comprimario.

RUGANI 6,5. Colleziona ancora più panchine dell’anno scorso. Ma chiude in crescendo, segnando anche due gol in due settimane, tra gennaio e febbraio. Intermittente.

ALEX SANDRO 6,5. Dopo il rinnovo firmato a dicembre, si siede sugli allori. E’ uno degli stakanovisti, ma all’unico gol della sua stagione, quello che certifica lo scudetto, allega appena 3 assist. Sfiatato.

SPINAZZOLA 6. Entra nelle rotazioni soltanto da gennaio in poi, collezionando pochissime presenze da titolare in campionato. Avrebbe meritato più spazio. Affidabile.

BENTANCUR 7. Dopo un buon Mondiale, dà ampi segnali di crescita in bianconero. L’avvio è super, poi cala e infine si ritrova. Due gol decisivi contro Udinese e Fiorentina. Sbocciato.

PJANIC 6,5. Il giocatore più sostituito da Allegri vive la sua peggiore stagione in bianconero. Gol e assist in calo. Ronaldo gli toglie le punizioni, al resto ci pensa lui. Andamento lento.

MATUIDI 6,5. Ci mette game e cuore, dà forfait soltanto in due partite, ma non è l’uomo-ovunque del suo primo campionato da juventino. Paga le fatiche di Russia 2018. In riserva.

EMRE CAN 7. Inizia da oggetto un po’ misterioso, prima di fermarsi per un guaio alla tiroide, ma finisce da grande giocatore. Jolly multiuso centrocampista o stopper. Arma tattica.

KHEDIRA 6. Colleziona problemi fisici, su tutti l’intervento al cuore di febbraio e l’imminente operazione al ginocchio. Non ripete l’ultima stagione scintillante. Incerottato.

CUADRADO S.V. Poche presenze in campo, tantissime in infermeria. Resta quattro mesi ai box per un intervento al ginocchio finendo per recitare una parte da figurante. Comparsa.

BERNARDESCHI 
7. Grandi prestazioni intervallate da passaggi a vuoto. Cresce molto dal punto di vista tecnico, tattico e fisico. E sfratta Dybala dal tridente titolare. Nuovo leader.

DOUGLAS COSTA 5,5. Lascia poche tracce, a parte una maxisqualifica e qualche sbandata (anche in autostrada) poco gradita alla Juve, che pensa alla cessione. Anno sabbatico.

CRISTIANO RONALDO 8. Tre giornate all’asciutto, prima di imporre la sua legge anche in Italia. Debutta in A con 19 reti e 10 assist, partecipando alla metà dei gol. Uomo-copertina.

MANDZUKIC 6,5. Parte alla grande, dettando la sua legge in ogni big match. Nel 2019 però non batte più un colpo, finendo spesso per essere l’uomo in meno. Altalenante.

DYBALA 5,5. Allegri lo trasforma in tuttocampista, allontanandolo dal poligono di tiro. Cede rigori e punizioni a Ronaldo. Appena 5 gol in Serie A, contro i 22 dell’anno scorso. Poca Joya.

KEAN 7,5. Fa tappezzeria fino a marzo, poi si prende la scena segnando 6 gol nelle ultime 7 giornate. Il Millennial più decisivo d’Europa. Presente e futuro bianconero (e azzurro). Esploso.

ALLEGRI 7,5. Sesto titolo in carriera, quinto consecutivo in bianconero (uno in più del precedente record di Carcano).
Il gioco non sarà super, ma tiene sul pezzo una squadra che ha riscritto la storia del calcio italiano. Primatista.

Ultimo aggiornamento: Sabato 20 Aprile 2019, 20:17

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