Juve-Monaco, Allegri: "Niente è ancora deciso, non facciamo scherzi"
di Timothy Ormezzano
Anche le statistiche dicono molto bene ai bianconeri, imbattuti allo Stadium da 18 partite di Champions e sempre vincenti negli 11 precedenti a eliminazione diretta contro squadre d’Oltralpe, fra l’altro mai vittoriose a Torino. Non solo: le due volte in cui la Signora ha sconfitto una francese in semifinale (Bordeaux nel 1985 e Nantes nel 1996) poi ha alzato la Champions. Il consiglio di Allegri è però quello di non sedersi sugli allori o sugli almanacchi: «La finale è tutta da conquistare. Siamo a 90 minuti da Cardiff. Alziamo molto la concentrazione, il Monaco non ha niente da perdere e giocherà in modo spensierato». La sua Juve dovrà invece essere «serena, consapevole, aggressiva e paziente: non dovremo vincere per forza, abbiamo un piccolo vantaggio».
Un gol, in virtù dello 0-2 dell’andata al Louis II, obbligherebbe il Monaco a farne tre per qualificarsi. Impresa che a Mbappé e amici è riuscita in casa di Manchester City e Borussia Dortmund, ma che difficilmente potrà ripetersi davanti al muro più impenetrabile d’Europa, inviolato da 621’. «Il Monaco - ricorda Allegri - quest’anno ha vinto sette volte in trasferta con più di due gol di scarto». Insomma, meglio non fidarsi: «All’andata il loro attacco ci ha messo in difficoltà: Falcao e Mbappè offrono un mix di esperienza e gioventù». Juve che vince non si cambia: Allegri riproporrà lo stesso 3-4-2-1 che ha sbancato Montecarlo, con l’allora squalificato Khedira al posto di Marchisio. Copia, incolla e vola a Cardiff, per quella finale che Chiellini non ha mai giocato: «Se mi è spiaciuto non essere a Berlino per la mia squalifica? No, perché abbiamo perso. Ma adesso siamo più consapevoli e convinti delle nostre possibilità».
Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Maggio 2017, 09:01
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