Non c'eravamo tanto amati. La Juventus sabato farà visita alla Lazio, in una sfida tra opposti che non si attraggono. Da una parte Allegri, il risultatista, l'uomo in giacca e cravatta, il teorico del corto muso. Nelle ultime sei giornate di Serie A i bianconeri non hanno mai segnato più di un gol: non succedeva dal lontano 2008-09, quando in panchina c'era Ranieri. Dall'altra parte l'ex bianconero Sarri, ora alla guida della Lazio, il giochista, l'uomo in tuta che ha fatto a pugni con il cosiddetto stile-Juve. Il Comandante e la Signora non si sono mai presi. Colpa dei suoi trascorsi al Napoli. Colpa anche di quella che a detta di Sarri era una squadra inallenabile: non aveva tutti i torti, vedendo le difficoltà incontrate da Pirlo e Allegri. A proposito, la Juve del Conte Max ha addirittura 14 punti in meno di quella di Sarri, con 6 gol in più al passivo e 4 in meno all'attivo. Facile immaginare la voglia di rivalsa dell'ex tecnico anche di Napoli e Chelsea, ripensando pure a quello scudetto che, Sarri dixit, era dato per scontato, anche all'interno del club: così lo abbiamo vinto senza festeggiarlo, ognuno a cena per conto suo, ma nello sport la vittoria non è mai scontata.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Novembre 2021, 08:37
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