Italia, dopo la gara di Madrid tanti dubbi e
poche certezze. Prandelli sperimenta i giovani

Italia, dopo la gara di Madrid tanti dubbi e ​poche certezze. Prandelli sperimenta i giovani

di Ernesto De Franceschi
MILANO - La Nazionale sbarcata ieri mattina all'alba a Fiumicino. E lo ha fatto con mille dubbi in pi. Quelli che Cesare Prandelli si portato nella valigia da Madrid, dove gli azzurri hanno subito la lezione spagnola.





A meno di 100 giorni dal Mondiale brasiliano, l'Italia stenta. E in ballo c'è pure il futuro del ct che si chiarirà a stretto giro di posta. «Ci vedremo con la Federcalcio, parleremo e decideremo», rivela Prandelli che poi cala l'asso: «Sia chiara subito una cosa: se trovo l'accordo per un rinnovo bene, altrimenti sto fermo. Così tolgo tutti dall'imbarazzo, anche me stesso. Il Mondiale è troppo importante».



Un ct polemico e svuotato, come si è definito lui, dalle continue polemiche attorno all'azzurro. «L'Europa va veloce, e noi dobbiamo metterci al passo coi tempi», è la sua analisi all'indomani di Spagna-Italia. «Sì, parliamo di calcio e sembra di parlare di politica e di società. La Nazionale e il calcio sono come il Paese. Se non abbiamo grandi nomi o grandi numeri, dobbiamo sopperire con grandi idee». Idee che al momento non si vedono. L'attacco azzurro è appeso all'estro di Balotelli, Pepito Rossi resta un'incognita, il centrocampo si fonda sui grandi vecchi Pirlo e De Rossi. Almeno in difesa una nota lieta c'è, l'esordiente Paletta è stato il migliore in campo al Calderon.



Intanto il ct ha convocato 31 giocatori (ben 9 dalla serie B) per lo stage da lunedì a mercoledì all'Acqua Acetosa. Nella lista spiccano i nomi di Bardi, Perin e Scuffet in porta, del romanista Romagnoli in difesa, di Bonaventura a centrocampo e di Paloschi, Zaza e Gabbiadini in attacco.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Marzo 2014, 09:35

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