MEZZA PRESTAZIONE
Qui almeno si gioca. Se in Germania e in Belgio le partite vengono cancellate per la paura di nuovi attacchi terroristici, al Dall'Ara l'amichevole con la Romania ha la giusta cornice: 2300 bambini delle scuole calcio di Bologna e quasi 4000 rumeni della comunità più numerosa nel nostro paese. Il ricordo delle vittime di Parigi e di Bucarest è commovente. La Marsigliese all'ingresso in campo, la bandiera sul tabellone, i nomi dei ragazzi scomparsi nell'incendio della discoteca a comporre i numeri della nazionale di Iordanescu. Il primo tempo degli azzurri è senza ritmo e, di conseguenza, l'Italia non inquadra mai la porta. La Romania va subito avanti con Stancu e con il pressing controlla glia azzurri. Che costruiscono solo un'azione decente: verticalizzazione di Soriano per Eder spinto da Chiriches in area. L'arbitro svizzero Jaccottet perdona il difensore del Napoli: niente rosso e soprattutto niente rigore per la nostra nazionale.
CAMBI DECISIVI
L'Italia gioca meglio nella ripresa.
Con più intensità. Jaccottet stavolta vede il rigore su Eder. Marchisio lo trasforma per l'1 a 1. Entrano Okaka per Pellè, Gabbiadini per Eder e Montolivo per Soriano. Le mosse di Conte cambiano momentaneamente la storia del match. Florenzi ed El Shaarawy continuano a spingere sui lati. Da un'azione del romanista, con ripartenza improvvisa a destra, il 2 a 1 di Gabbiadini che, di testa, segna per la prima volta in azzurro. Perfetto il cross di Marchisio che riceve da Okaka, bravo a far da torre in area. Nel momento migliore, la Nazionale rimane in 10: infortunio per Gabbiadini quando le sostituzioni sono ormai finite. Prima del recupero, il pari di Andone. Sbagliano in tre: Chiellini, Sirigu e il guardalinee Dettamanti.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Novembre 2015, 12:54