Il doppio ex Mancini: «La Roma di Mourinho vola, l'Inter non deve sottovalutarla»

Il doppio ex Mancini: «La Roma di Mourinho vola, l'Inter non deve sottovalutarla»

di Francesco Balzani

Fondamentale nella Roma di Spalletti, quella che per capirci stupiva in Europa e lottava per lo scudetto in Italia anche grazie alle sue giocate (ricordate il tacco nel derby o la magia di Lione?). Vincente nell'Inter di Mourinho anche se non sempre da protagonista (uno scudetto). Amantino Mancini è un doppio ex per niente banale della sfida che sabato infiammerà il campionato e sarà decisiva per scudetto e zona Champions.
L'Inter di oggi è la favorita per lo scudetto?
«Sì, ora che il Napoli è uscito dalla lotta credo sia quella più attrezzata. Spalletti fa il gioco più bello ma gli sono mancati i top player. Nella Roma almeno aveva Totti. L'Inter di Inzaghi ha maggiore qualità e ha l'abitudine a stare lassù. Ora ha anche più forza mentale dopo il derby vinto sul Milan. Certo molto dipende da sabato».
Inter-Roma, chi ha maggiori chance di vittoria?
«Entrambe le squadre stanno molto bene, potrebbe finire in pareggio. Di certo l'Inter ha più da perdere rispetto alla Roma».
Lei fa l'allenatore ma è senza squadra: più facile o più difficile essere un trainer rispetto a un calciatore?
«Tre anni fa sono tornato in Italia per fare il corso a Coverciano. Per ora sono senza squadra ma punto ad averla presto. L'ultima esperienza l'ho avuta al Villa Nova. Fare il calciatore era meno stressante, devo dire».
Anche se ha avuto come tecnico Jose Mourinho?
«Sono stato fortunato a essere stato un suo giocatore e ad aver giocato in quell'Inter del Triplete, così come sono fiero di aver giocato con la Roma di Spalletti. Quando sono arrivato all'Inter all'inizio ero titolare, poi ha cambiato modo di giocare nella seconda stagione e mi ha tolto senza spiegazioni. Ma Mou resta un grande, capisce tantissimo di calcio e ancora oggi ci sentiamo».
La sta piacendo alla guida della Roma?
«E' una novità anche per lui.

All'Inter aveva uno squadrone, quella della Roma è una buona rosa ma limitata rispetto a quelle che ha allenato in passato. Ha dovuto faticare di più a Trigoria, lavorare molto anche di inventiva. Ma ora i risultati si vedono. Lui è un allenatore che riesce a tirar fuori il meglio dai giocatori e a difenderli».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Aprile 2022, 10:37

© RIPRODUZIONE RISERVATA