La classifica è ancora quella che è (-6 dal quinto posto, per non parlare del -13 dal Napoli terzo), ma il tecnico nerazzurro comincia a vedere, pure sul piano dei risultati, la luce in fondo al tunnel: «Le cose cominciano a girare, quando si vince tutto è diverso. Ma anche a Napoli e con il Sassuolo non avevamo fatto male. Speriamo che il malato stia guarendo».
A proposito del Sassuolo: a segnare sono proprio i nerazzurri “respinti” dai tifosi nel dopo gara della sconfitta di Reggio Emilia: apre Icardi di testa al 16', chiude Icardi con una doppietta al 65' e all'88'. Maurito sale così a 13 gol in campionato (vice capocannoniere solitario a -1 da Tevez) e a 18 stagionali.
Vento cambiato per Mancini, almeno per una sera, anche per gli episodi. Emblematico quello del 51', sull'1-0, con una tripla clamorosa occasione per il Palermo. Inter salvata prima da Handanovic, poi dal palo su Vazquez e infine da un erroraccio a porta spalancata di Dybala. Questa volta i tre punti dovevano proprio arrivare. «Abbiamo risposto sul campo alle critiche. Dobbiamo continuare così, la strada è ancora lunga. Io via dall'Inter? Resto finché si vince», assicura infine capitan Andrea Ranocchia finito nell’occhio del ciclone dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia a Napoli. Anche per lui una rivincita.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Febbraio 2015, 10:14
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