Inter-Palermo finisce 3-0, Icardi firma
il tris: doppietta per l'attaccante

Inter-Palermo finisce 3-0, Icardi firma il tris: doppietta per l'attaccante

di Massimo Sarti
MILANO - Torna a battere un colpo anche l'Inter di Roberto Mancini. Anzi, tre, inferti al Palermo a San Siro. Un 3-0 che significa tanto sul piano del morale (anche per lo zero alla casellina delle reti subite), dopo tre sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia.





La classifica è ancora quella che è (-6 dal quinto posto, per non parlare del -13 dal Napoli terzo), ma il tecnico nerazzurro comincia a vedere, pure sul piano dei risultati, la luce in fondo al tunnel: «Le cose cominciano a girare, quando si vince tutto è diverso. Ma anche a Napoli e con il Sassuolo non avevamo fatto male. Speriamo che il malato stia guarendo».

A proposito del Sassuolo: a segnare sono proprio i nerazzurri “respinti” dai tifosi nel dopo gara della sconfitta di Reggio Emilia: apre Icardi di testa al 16', chiude Icardi con una doppietta al 65' e all'88'. Maurito sale così a 13 gol in campionato (vice capocannoniere solitario a -1 da Tevez) e a 18 stagionali.



Questa volta a fine gara non va sotto la Curva Nord, e soprattutto non esulta dopo le reti: «Bisognerebbe però farlo sempre. Credo che sia solo uno strascico di domenica», aggiunge Mancini. Nessun coro o striscione contro Icardi. Ce ne sono invece all'inizio per la squadra intera, invitata a tirare fuori i cosiddetti attributi. Ce ne sono contro il presidente del Palermo Maurizio Zamparini (insultato oralmente e per iscritto) e contro l'ex patron dell'Inter Massimo Moratti («Le tue uscite inopportune non ci mancavano»), per aver criticato i fischi ai giocatori. Non si esclude che alla Nord sia andata poco giù anche la stretta di mano tra Moratti e l'ex dg juventino Luciano Moggi.



Vento cambiato per Mancini, almeno per una sera, anche per gli episodi. Emblematico quello del 51', sull'1-0, con una tripla clamorosa occasione per il Palermo. Inter salvata prima da Handanovic, poi dal palo su Vazquez e infine da un erroraccio a porta spalancata di Dybala. Questa volta i tre punti dovevano proprio arrivare. «Abbiamo risposto sul campo alle critiche. Dobbiamo continuare così, la strada è ancora lunga. Io via dall'Inter? Resto finché si vince», assicura infine capitan Andrea Ranocchia finito nell’occhio del ciclone dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia a Napoli. Anche per lui una rivincita.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Febbraio 2015, 10:14