Milan, Pioli non teme l'Inter: «Ce la possiamo giocare. Ibra fuori da lista Uefa? Non avevamo garanzie»

Il tecnico rossonero parla alla vigilia del derby e spiega la scelta di escludere l'attaccante svedese dalla lista Champions

Milan, Pioli non teme l'Inter: «Ce la possiamo giocare. Ibra fuori da lista Uefa? Non avevamo garanzie»

In vista del derby della Madonnina, Stefano Pioli fa i conti con il Milan che dovrà essere, ma anche con il rivale che si troverà di fronte: «Dell'Inter abbiamo grande rispetto, però abbiamo dimostrato anche in passato di potercela giocare. Ed è quello che possiamo fare. Non possiamo pensare di non fare mai tirare in porta i nerazzurri, perché sono una squadra che crea. Ma da parte nostra dobbiamo essere bravi a incidere di più sugli episodi: ci vuole attenzione, lucidità e tanto cuore. Che ai miei giocatori non manca. Domani ci serviranno determinazione e attenzione. So come giocheremo, ma non lo dico ora».

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Su Ibrahimovic: «Fuori da lista Uefa? No garanzie»

Una manciata di minuti d'allenamento con la squadra ieri, dopo che la sera precedente era stato escluso dai giocatori arruolabili per la Champions League. Le ultime ore di Zlatan Ibrahimovic raccontate da Stefano Pioli sottolineano una volta di più il peso del giocatore nelle dinamiche di questo Milan: «L'importanza di Zlatan è sempre stata tangibile, forte.

Ieri ha fatto 10 minuti con noi, oggi nulla. Purtroppo per lui le due partite con il Tottenham arrivano troppo presto e non avevamo garanzie sui suoi tempi di recupero», spiega il tecnico, motivando la sua esclusione dalla lista dei giocatori schierabili in Europa. «Mi auguro con tutto il cuore che torni ai suoi livelli, poche persone farebbero ciò che sta facendo lui. Non molla, va sopra il dolore. Non avendo garanzie, da parte mia non potevo fare altre scelte e gliel'ho comunicato nei giorni scorsi».

Pioli, la conferenza stampa pre derby

La gestione psicologica di un Milan in crisi nera di risultati si gioca tra il realismo e la consapevolezza di dover mantenere l'autostima. Così, se dopo il ko con il Sassuolo aveva parlato di addio ai sogni scudetto e di obiettivo qualificazione alla Champions, Pioli spiega che «non perché negli ultimi due anni siamo arrivati in alto bisogna dare per scontato che si arrivi. La verità è che è il Napoli che sta facendo qualcosa di straordinario. Basta vedere le classifiche dei principali campionati europei per accorgersene. Per noi è difficile stargli dietro, ma la qualificazione alla prossima Champions League resta comunque un obiettivo importante».

Pioli torna anche sulle difficoltà dell'ultimo periodo, incassando le critiche: «Non sono state eccessive, ci stanno tutte. Quando le cose non vanno, solo i mediocri non si mettono in discussione. Ma io sono ancora più convinto di allenare un gruppo speciale, perché in una fase di difficoltà un gruppo normale avrebbe avuto altri atteggiamenti. Invece c'è unioni di intenti e dobbiamo dimostrarlo.


Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Febbraio 2023, 16:02

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