Milan-Inter 0-3, le pagelle della Supercoppa: Giroud non tocca palla, Tonali sbiadito, Dzeko spietato, Dimarco decisivo

Milan-Inter 0-3, le pagelle della Supercoppa: Giroud non tocca palla, Tonali sbiadito, Dzeko spietato, Dimarco decisivo

di Luca Uccello e Alessio Agnelli

L'Inter batte 3-0 il Milan e vince la Supercoppa 2023. Nella sfida a Riad, in gol nel primo tempo al 10' Dimarco, al 21' Dzeko. Nella ripresa, al 32' gol di Lautaro. I nerazzurri conquistano il trofeo per la settima volta, raggiungendo il Milan. 

LE PAGELLE DEL MILAN (di Luca Uccello)

TATARUSANU 6

Lui fa tutto il possibile per chiudere la porta. Non ci riesce. Ma ancora una volta non per colpa sua. I colpevoli stanno sempre da altre parti, davanti a lui

CALABRIA 4

E Di Marco chi lo prende? Il capitano sbaglia. Sbaglia anche su Dzeko. Sbaglia insieme a Tonali. Questa volta i muscoli non bastano. Proprio per niente. E l’Inter ringrazia per la seconda Supercoppa Italiana consecutiva. Vederlo piangere in panchina fa male (80’ Dest ng)

KJAER 6

Ferma Lautaro Martinez. Lo chiude sempre, non lo fa girare. Non lo fa nemmeno respirare. Ma Simon è da solo. E la condizione, il fiato non sono ancora da finale… (64’ Kalulu 5: il suo ingresso peggiora solo le cose…)

TOMORI 4

Un disastro mai visto. Fa fare quello che vuole a Dzeko e poi anche a Lautaro Martinez. Marcatura imbarazzante sul Campione del Mondo

THEO HERNANDEZ 4,5

Il primo errore è suo. Un errore che costa carissimo al Milan che viene infilato come burro. Poi fa tanta fatica. Mai un’accelerazione. Mai il vero Theo

TONALI 5

Sandro non scende mai in campo. Non riesce mai a farsi sentirsi, a prendere per mano i suoi compagni. Sbaglia anche in fase di copertura: Perde Dzeko e la partita è finita.

BENNACER 4,5

Calcia sembra malissimo. Non da uno che prende quattro milioni di euro a stagione.

MESSIAS 4

Quando il gioco si fa duro, lui non c’è. Sparisce. Sempre. Non è da Milan. Non lo è nemmeno Saelmaekers, a dire il vero. Il Milan farebbe bene ad aprire il portafoglio e portare a casa Ziyech (64’ Origi 4: acquisto fallimentare)

BRAHIM DIAZ 4,5

Un’altra partita a vuoto. Non da numero dieci. L’ennesima senza fantasia, senza idee e nemmeno carattere. Altro ruolo su cui il Milan deve riflettere e tanto se vuole davvero crescere e continuare a vincere (64’ De Ketelaere 4: anche la pazienza ha un limite. E con lui il limite è stato ampiamente superato da qualche partita)

RAFAEL LEAO 6,5

È l’unico che ci prova. L’unico che spaventa Onana. L’unico che dimostra di meritare la maglia rossonera. Basteranno sette milioni di euro per convincerlo a rimanere in questo Milan? Serve costruire una squadra intorno al suo gioiello.

GIROUD 4,5

Il povero Oliviero non tocca palla. Perde un’altra finale. Ancora una volta contro Lautaro Martinez. Destino beffardo (80’ Rebic ng).

PIOLI 4

Perde il primo obiettivo di stagione, perde ancora la possibilità di allontanare una crisi che resta aperta e comincia a preoccupare. Non sembra essere il suo Milan ma un’altra squadra.

Servono rinforzi, serve ritrovare l’umiltà e rimettersi a correre. Martedì prossimo c’è la Lazio. Vietato sbagliare.

LE PAGELLE DELL'INTER (di Alessio Agnelli)

ONANA 6

Alla prima assoluta in un derby. Sfodera subito grande concentrazione e reattività in uscita, più una deviazione in angolo su un destro di Leao. Poi solo due telefonate di Bennacer e del portoghese, intercettate.

SKRINIAR 6,5

Ha il compito più difficile, imbrigliare Leao, e ci riesce, alternando le maniere forti a senso della posizione ed anticipo. Ci prova da fuori.

ACERBI 6,5

Ormai nuovo perno centrale della difesa di Inzaghi. Con Giroud non sbaglia un intervento, facendo valere muscoli e centimetri sui palloni alti.

BASTONI 6,5

Messias non incide, lui si limita ad espletare il compitino, senza correre rischi in marcatura e aiutando in costruzione. Suo il filtrante dalle retrovie a tagliar fuori Tomori e compagni e ad innescare Dzeko per il raddoppio. (39’ st De Vrij ng)

DARMIAN 6,5

Dall’inizio dell’anno padrone dell’out di destra a spese di Dumfries. Il motivo subito evidenziato dal campo, con il piede nell’azione del vantaggio e raddoppi costanti su Leao in fase di non possesso.

BARELLA 7

Perfetti i tempi d’inserimento e il dosaggio del cross rasoterra nell’assist dello 0-1 per Dimarco. Garantisce quantità e qualità a getto continuo, e sempre di corsa. Fioretto e bastone. (26’ st Gagliardini ng)

CALHANOGLU 6,5

In cabina di regia trame ordinate e mai banali, in interdizione tanta ‘garra’, a volte anche troppa. Ma un fattore nel derbyssimo di Supercoppa. (39’ st Asllani ng)

MKHITARYAN 6,5

Piedi educati e grande sapienza tattica. Fa sempre la cosa giusta, accelerando e rallentando i ritmi a seconda delle esigenze.

DIMARCO 7,5

Sente la partita e la indirizza subito con il sinistro del vantaggio in avvio, su assist di Barella, per la quarta rete in stagione. Alla mezzora scalda ancora le mani a Tatarusanu, fuori per crampi. (18’ st Gosens 6: diligente dietro)

DZEKO 8

Elegante come un Cigno, spietato come un rapace dall’artiglio affilato. Avvia l’azione del vantaggio, imbucando al bacio per Barella. Certifica la titolarità acquisita, e il sorpasso su Lukaku, ubriacando Tonali e infilando Tatarusanu sul 2° palo per il gol dello 0-2, 11° centro in stagione. Highlander e vicino alla doppietta da corner. (26’ st Correa ng)

LAUTARO 7,5

Corre, lotta, si fa apprezzare nel gioco di sponda. Il sigillo, il 12° stagionale, lo mette nel finale, con l’esterno dello 0-3 a chiudere i conti. Letale.

INZAGHI 7

Primo trofeo dell’anno, terzo in bacheca alla guida dell’Inter e quarta Supercoppa (le ultime 2 in nerazzurro, le prime 2 con la Lazio) da allenatore su 4 partecipazioni. Non sbaglia un colpo, recordman del trofeo con Capello e Lippi. Alessio Agnelli


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Gennaio 2023, 22:29

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