All'Inter di Inzaghi resta il tabù dei big match.
Marotta: «Serve una riflessione importante»

All'Inter di Inzaghi resta il tabù dei big match. Marotta: «Serve una riflessione importante»

di Alessio Agnelli

«Numeri negativi, serve un’analisi interna molto approfondita». Dai quattro ko incassati (Lazio, Milan, Roma e domenica sera Juventus) in altrettanti big match di serie A, al mal di trasferta certificato da un altro poker di sconfitte (Lazio, Milan, Udinese e Juve) e da 16 reti subite in 7 incontri (2,28 a partita) lontano dal Meazza. 
In casa Inter è il momento delle «riflessioni importanti» e Beppe Marotta, a margine di un evento organizzato da Rcs Academy, non si è sottratto, snocciolando una ad una le tante questioni irrisolte dell’11 di Inzaghi, per un primo consuntivo a stagione in corso. La vetta della classifica è a 11 lunghezze, la zona Champions distante 3 punti dopo il 2-0 del J-Stadium “e in questo caso le statistiche, che solitamente non guardo, devono imporci profonde valutazioni - ha sottolineato l’ad nerazzurro nel primo pomeriggio di ieri -. Con la Juventus abbiamo meritato la sconfitta. Finora abbiamo subito 19 gol, di cui 16 in trasferta con 4 sconfitte. Siamo l’Inter e non siamo abituati a questi numeri, ripeto, serve un’analisi approfondita. E lo stesso per le tante le sconfitte fuori casa. Dobbiamo capire perché c’è tutta questa differenza tra le gare a Milano e quelle in trasferta». 
A oggi 7, con sole tre vittorie all’attivo e tutte soffertissime (contro Lecce e Fiorentina addirittura arrivate al 95’ con Dumfries e Mkhitaryan), per un totale di 9 punti su 21 disponibili, contro i 15 messi in carniere in 6 partite al Meazza, grazie a 5 successi e un solo ko (con la Roma). «Il campionato, come dicono tutti, sarà anomalo - ha proseguito Marotta -. Quando riprenderemo a gennaio con l’importante sfida contro il Napoli ci saranno ancora 25 giornate da giocare, con 75 punti in palio. Il cammino fino ad oggi è costellato da queste 4 sconfitte fuori casa, sono tante per l’Inter. All’area tecnica il compito di capire da dove viene questa differenza sostanziale». 
Ma in fretta, perché domani «giocheremo con il Bologna e poi andremo a Bergamo per l’ultimo atto prima della sosta, contro una squadra importante. Questi sono i cosiddetti scontri diretti, spero che i precedenti siano serviti per capire come e dove possiamo migliorare contro le big».
Finale sul rinnovo di Skriniar, «molto attaccato alla maglia.

Nel corso di questa settimana dovremmo avere un incontro col suo agente - ha chiosato l’ad -. Dobbiamo arrivare a conclusione». 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Novembre 2022, 19:52

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