Inter, Icardi pronto al rilancio nella sfida
al Torino dell'ex amico Maxi Lopez

Inter, Icardi pronto al rilancio nella sfida ​al Torino dell'ex amico Maxi Lopez

di Alessio Agnelli
MILANO - Spirito di rivalsa e motivazioni… maxi: a Torino sarà vero Icardi? Finora è stato la brutta copia di se stesso, facendosi trovare all'appuntamento con il gol in sole 3 occasioni (su 9 presenze, tutte da titolare) e palesando uno strano malessere a parole ( n particolare poco gradite, in società e in squadra, quelle post Bologna: «Quattro opportunità e 3 gol, non male come media…») e con i compagni di reparto, troppo ingombranti a suo dire.





Ma, nell'anticipo di domenica alle 12.30 all'Olimpico, Mauro Icardi, ritroverà un posto al centro dell'attacco di Mancini dopo il pit stop con la Roma, pronto a misurarsi con critici e detrattori dell'ultim'ora e con l'ex amico, e rivale, Maxi Lopez, che vorrà metterla sulla bagarre fin da subito.



Dopo la mancata stretta di mano del 13 aprile 2014, prima di Samp-Inter (poi stravinta sul campo da Maurito, autore di una doppietta nel 4-0 nerazzurro; per Maxi un rigore sbagliato), l'ex marito e l'attuale di Wanda Nara si sono infatti incrociati solo due volte nella passata stagione (in Chievo-Inter del 15 dicembre e in Inter-Torino del 25 gennaio), ma mai dall'inizio.



Questa volta, invece, ci saranno entrambi: Icardi di nuovo al suo posto e con la fascia al braccio, per riprendere il discorso interrotto con i gol, e Maxi in granata, pronto al remake del gran rifiuto di Genova.



Al fianco del rosarino, certa la presenza di Jovetic, con Perisic in netto vantaggio su Ljajic per l'ultima maglia disponibile nel tridente. «Nelle ultime tre partite ho avuto la possibilità di giocare, la squadra ha vinto e tutto è andato bene - ha sottolineato Adem Ljajic, ai microfoni del quotidiano serbo Tanjug -. L'Inter ha sempre ambizioni massime ma dobbiamo guardare partita per partita. Sarebbe un errore se parlassimo di scudetto o se dicessimo che l'obiettivo è tornare in Champions. Ma vi dico che se offriste ora un posto in Champions League, io non accetterei».



Per l'ex Roma, probabile un ingresso a gara in corso. Nessun dubbio invece sulla titolarità di Jeison Murillo, fondamentale con Miranda nei quattro dietro. «La forza della difesa è dovuta al sacrificio di tutti - ha chiosato il colombiano -, poi giocare con Gary e Felipe è una garanzia perché lavorano tanto per la squadra e io imparo tanto sia da loro che da Miranda. Pronostico per domenica? Speriamo di vincere, anche col minimo scarto, ma speriamo di portare a casa i tre punti».



Visto che iniziare bene è fondamentale «ma finire allo stesso modo lo è ancora di più - ha puntualizzato Felipe Melo a una tv turca -. Il campionato italiano sta tornando bello e difficile: prima vinceva solo la Juventus, adesso ci sono più squadre in lotta per lo scudetto, noi compresi».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Novembre 2015, 09:55

© RIPRODUZIONE RISERVATA