Inter, Calhanoglu ora pensa positivo: «Recuperiamo il terreno perduto». E Onana supera Handanovic

Inter, Calhanoglu ora pensa positivo: «Recuperiamo il terreno perduto». E Onana supera Handanovic

di Alessio Agnelli

Da Calhanoglu regista, ai tre di difesa e Onana: per Inzaghi vecchie e nuove soluzioni anti-crisi. Perché sia svolta definitiva, servirà un'altra conferma contro il Sassuolo, nell'insidiosa trasferta di sabato a Reggio Emilia. Ma, contro il Barcellona di Xavi, l'Inter e Simone Inzaghi hanno rialzato la testa, sistemando i conti in Champions League almeno fino al prossimo mercoledì (sarà fondamentale non perdere nella rivincita del Camp Nou per un posto negli ottavi) e ricompattandosi attorno a certezze d'antan e di nuova generazione.
Hakan Calhanoglu ha diretto e concluso, confermandosi una valida alternativa a Marcelo Brozovic in cabina di regia e tornando al gol nell'Europa che conta a 6 anni e spicci dall'ultimo (il 14 settembre 2016 al Cska Mosca, con il Bayer Leverkusen). De Vrij, Skriniar e Bastoni hanno distrutto senza soluzione di continuità e tenuto a bada Robert Lewandowski, concedendo solo il minimo sindacale agli avanti blaugrana (una conclusione di Dembelé) e niente al polacco, non pervenuto contro l'olandese e i due compagni di reparto.
E André Onana ha fatto il resto, centrando il secondo clean sheet stagionale («Lo dedico a difensori, centrocampisti e attaccanti, a tutta la squadra», la chiosa del camerunese) su tre gare disputate (il primo con il Viktoria Plzen) e confermandosi in sorpasso su Handanovic per carta d'identità e sicurezza tra i pali e in uscita. «Abbiamo vinto con carattere e unione -il commento social dell'ex Ajax nel primo pomeriggio di ieri-. Questa squadra non smette mai di crederci. Grazie a tutti gli interisti, con questo ambiente siamo più forti». Ed Inzaghi più saldo al comando, a dispetto delle tante voci d'esonero pre Barça e di qualche defezione di troppo (l'ultimo caso Correa, fuori per una decina di giorni per «un risentimento tendineo al ginocchio sinistro» l'esito degli esami di ieri) in organico.
«Noi siamo sempre stati col mister, è una grandissima persona e l'Inter è una famiglia, dobbiamo proteggerlo - ha sottolineato Calhanoglu- . Con il Barça abbiamo dimostrato di essere una squadra forte, che meritiamo di più, abbiamo lavorato e lottato come leoni. Ora andiamo avanti così e recuperiamo il terreno perduto in campionato».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Ottobre 2022, 08:39

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