La notizia comincia a diffondersi, in nottata il messaggio del suo procuratore Antonio Ottaiano, poi la telefonata. «Lorenzo ha vissuto una terribile esperienza e mi ha raccontato di aver provato una bruttissima sensazione. Fortunatamente ha avuto la lucidità di non muoversi, prendendo subito la consapevolezza del pericolo e assecondando le richieste del rapinatore. Per fortuna tutto è finito senza conseguenze, casi come questi possono anche sfociare in tragedia», ha rivelato il suo agente che poi ha rassicurato sulle condizioni dell'attaccante. «Passati i primi momenti in cui era scosso, l'ho risentito ed è tornato sereno. Ha ripreso ad allenarsi ed è già carico per giocare la partita contro la Fiorentina».
Lorenzo cerca di cancellare tutto il più rapidamente possibile, dopo averne parlato con papà Carmine e mamma Patrizia e con i fratelli Antonio e Marco. Un incubo quello vissuto sabato sera ma ieri era già pronto a ripartire: alle 10 al centro sportivo di Castel Volturno per l'allenamento. L'abbraccio dei compagni, i sorrisi, la vicinanza del tecnico Sarri, di tutti gli uomini dello staff tecnico, del direttore sportivo Giuntoli e degli altri dirigenti e qualche battuta da parte un po' di tutti per sdrammatizzare sulla terribile esperienza vissuta da Insigne: l'attaccante napoletano trova un clima di grande affetto e cordialità e ciò contribuisce ancora di più a restituirgli subito la giusta serenità.Scherzi durante l'allenamento con Lorenzo messo in mezzo per il classico torello di riscaldamento.
Capello corto, barba un filo più lungo del solito, un passo spedito, mentre viene marcato da vicino dagli steward. Tanto entusiasmo anche alla stazione di Firenze, dove sono 500 i tifosi azzurri. Il giorno dopo è tranquillo e la testa di Lorenzo è già ai viola: per cancellare la brutta esperienza il modo migliore sarebbe segnare il gol vittoria al Franchi.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Febbraio 2016, 11:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout