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Come spiega il Telegraph, il club londinese, alle prese con una contestazione ormai cronica, ha annunciato di voler pagare il viaggio in bus ai tifosi per le prossime trasferte in casa di Liverpool, Newcastle e Manchester United. Un'iniziativa lodevole, se non fosse che, come hanno rivendicato alcuni gruppi di tifosi, «viene spacciata per idea del club quando invece noi avevamo chiesto la metà delle spese per il viaggio già da diverse settimane».
L'episodio è solo l'ultimo di una lunga serie di attriti tra la dirigenza del West Ham e i suoi tifosi. Il trasferimento al London Stadium, lo stadio olimpico di Londra costruito per le Olimpiadi del 2012, non è mai stato digerito dai tifosi, che non hanno mai veramente accettato la scelta di lasciare il vecchio Boleyn Ground, noto anche come Upton Park, che era stato la casa del West Ham per 112 anni. Al passato i tifosi tengono molto, come testimoniano anche le tante accuse ai due proprietari: «Ci hanno rubato il cuore, l'anima, le tradizioni. Solo bugie e false promesse, senza neanche più avere lo spirito di Upton Park».
Anche il presente non è dei migliori. Il West Ham si trova in piena lotta per non retrocedere e continuano le furenti contestazioni nei confronti dei due uomini d'affari che da 10 anni sono proprietari del club: l'inglese David Gold e il gallese David Sullivan, ex produttore pornografico. «Avete comprato un sogno e ci avete regalato un incubo» - recitano gli striscioni dei tifosi - «Un club costruito dalla classe operaia, sopravvissuto a una guerra, distrutto da avidità e bugie. È ora di andare via».
Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Gennaio 2020, 23:22
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