Cominciano oggi i nuovi esami tossicologici che potrebbero rivelare nuove informazioni sul decesso di Diego Armando Maradona. In vari laboratori di Buenos Aires - secondo quanto anticipato dall’agenzia Telam - si cercheranno risposte dal suo sangue, dall’urina e dai tamponi disposti al momento dell’autopsia. Una serie di esami che avranno come obiettivo quello di capire se El Diez avesse assunto alcool, droghe o sostanze di altra natura, soprattutto psicofarmaci, nelle ore precedenti alla morte. I Pm - che hanno voluto “scortare” personalmente le provette di Maradona - hanno espressamente disposto che gli esami avvengano in posti diversi. Nella sede della polizia scientifica di La Plata, ad esempio, si analizzerà il cuore dell’ex Napoli. Secondo i report dei periti che hanno effettuato la rimozione dell’organo durante l’autopsia, il cuore pesava più di 500 grammi. Circa il doppio di quello di una persona normale ed è stata riscontrata una “cardiomiopatia dilatativa”, una malattia che inficia le capacità di pompare il sangue al resto dell’organismo. Altri esami, anche su organi e tessuti, saranno condotti al dipartimento di medicina legale che dipende dalla Corte suprema argentina, come riferisce la testata locale.
I MEDICI
Intanto proseguono gli approfondimenti sulla degenza domiciliare di Maradona. Infobae, così come altri portali, ha pubblicato gli screen della chat in cui le figlie conversavano con la psichiatra e i medici. Fra i membri c’era anche Leopoldo Luque, il neurochirurgo che lo ha operato a inizio novembre e su cui gravano alcuni sospetti. Non è ancora stato accusato ufficialmente, ma l’ipotesi è che possa dover rispondere di “omicidio colposo” qualora fossero confermate alcune negligenze nell’assistenza post-operatoria.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Dicembre 2020, 09:30
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