Hernan Crespo: «Lazio, ripeti il derby e batterai l'Inter»

Hernan Crespo: «Lazio, ripeti il derby e batterai l'Inter»

di Daniele Magliocchetti

È stato uno dei migliori attaccanti del nostro calcio, 153 gol in serie A, 211 in totale, includendo le coppe con le maglie di Inter, Lazio, Milan, Parma e Genoa. Da centravanti Hernan Crespo ha dettato legge su qualsiasi campo, adesso sta tentando di trovare la sua dimensione da allenatore. L’ultima avventura al San Paolo si è chiusa con un addio consensuale.

Dispiaciuto per come è andata al San Paolo?
«È stata una bell’esperienza in mezzo a tante difficoltà».


Ora magari potrebbe aprirsi una nuova possibilità in Italia…
«Adesso mi riposo, più in là vedremo. Metà della mia vita l’ho passata da voi, la mia famiglia vive in Italia».

Dove le pressioni non mancano.
«Lo so bene, le conosco, ma sono diverse le responsabilità rispetto a quando ero giocatore. In panchina è tutto diverso, guidi dei ragazzi, provi a trasmettere le tue idee, esaltando le qualità della squadra, cercando di divertire e far divertire. Il massimo».

Sembra quasi di sentir parlare Sarri.
«È un tecnico che mi piace molto, si vede che ha passione. È garanzia di organizzazione e di successo. La gente laziale deve avere pazienza, prima o poi la sua Lazio sarà bella e continua. Segnerà tanti gol perché ha giocatori di qualità. Ma ci vuole tempo».

Lazio-Inter è un bel banco di prova.
«Per entrambe, anche se siamo appena all’inizio. Sono due squadre forti, ma diverse. Una deve confermarsi e non è facile perché ha perso giocatori importanti. L’eredità di Conte pesa ancora, ma Simone è in gamba, maniacale nel lavoro, lo so. L’altra si sta ricostruendo, puntando su un’idea con dei giocatori bravi. Un bel mix».

Chi rischia di più delle due?
«Non lo so, devo essere sincero. Inzaghi, pur con qualche difficoltà, sta facendo un buon lavoro, di continuità. Per la corsa allo scudetto non può permettersi di perdere terreno, è naturale, ormai è nel Dna nerazzurro perché le altre ci sono e spingono forte.

Certo che se la Lazio di Sarri gioca come nel derby, per l’Inter sarà dura».

In queste prime sette giornate Immobile l’ha superata nella classifica dei bomber.
«E ne supererà anche altri. È un grande attaccante, micidiale. Sa attaccare gli spazi come pochi, gioca per la squadra, segna e fa segnare, può arrivare a 200 reti. È un giocatore ideale per ogni allenatore. Perfetto per Sarri».

Ma Crespo ha un debole per Lautaro...
«Penso sia un giocatore completo, tecnico e forte fisicamente. Sono contento che sia rimasto all’Inter, ha ancora dei margini di miglioramento pazzeschi».

L’Inter ha perso Lukaku, ora ha Dzeko e Correa.
«Non ci sono attaccanti come Lukaku, ma il reparto avanzato nerazzurro è forte e ha esperienza, sia Dzeko che Correa possono fare bene con Lautaro». 

Quali altri giocatori la intrigano?
«Nella Lazio Luis Alberto: se gira lui, gli attaccanti si divertono, mi ricorda un po’ Veron; nell’Inter Barella è cresciuto tanto, è un centrocampista moderno: qualità e quantità».

Inzaghi tornerà all’Olimpico da avversario dopo 22 anni di Lazio...
«So quanto sia legato all’ambiente biancoceleste, credo che non sarà facile all’inizio, ma poi comincerà la partita e tutto passerà».

Lei che ricordi ha della Lazio?
«Belli. Eravamo una squadra spettacolare, con giocatori pazzeschi. Poi Roma è meravigliosa, anche se non era facile girare per la città in quei tempi. Ti dovevi imbacuccare per non essere riconosciuto. Veron era bravissimo in questo. Una volta uscimmo insieme e, non sapendo questa cosa, per colpa mia rimanemmo chiusi, bloccati in un negozio per ore e ore, con i tifosi fuori. Da quella volta, uscivo solo di notte, e Roma è stupenda di nott».

E dell’esperienza all’Inter?
«Anche lì eravamo un gruppo di campioni. Con Vieri, in particolare, c’era un’intesa incredibile in campo. Andai via nel 2003 dopo solo un anno, con mia grande sorpresa, ma poi tornai e ho vinto molto».

A proposito, da noi chi vincerà il campionato?
«Per l’Inter di Simone sarà dura perché ci sono il Milan, che a me intriga molto, e il Napoli che viaggia a livelli incredibili. E poi la Juve, che c’è sempre. Sarà sicuramente un bel campionato fino alla fine».


Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Ottobre 2021, 00:30

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