«Tema ripescaggio mondiale: questo ci sta rendendo poco credibili. Il calcio ha vincitori e sconfitti l'Italia è stata eliminata e non sarà in Qatar. Siamo fuori e diamolo per acquisito, se si vogliono cambiare le norme se ne riparlerà, ma ora è così. Altrimenti si continuano a dire cose che mettono tutti, anche a livello internazionale, nelle condizioni di prenderci in giro». Il n.1 della Figc, Gabriele Gravina, ribadisce ancora una volta e con forza la posizione sull'ipotesi sollevata da alcune parti del possibile ripescaggio degli azzurri.
«La ricostruzione ci tira tutti in mezzo - ha sottolineato Gravina ai microfoni di Sky - dobbiamo essere tutti insieme concentrati nel riconquistare credibilità. Un'espressione che va arricchita di alcuni contenuti: non sono d'accordo che bisogna ripartire da zero, abbiamo lanciato un programma di lavoro a medio-lungo termine, ma non è facile e ci sono criticità. La credibilità è legata a una fase molto delicata, eliminare ciò che ci rende poco credibili. Dobbiamo essere seri. Dimettersi? La soluzione di legare l'attività istituzionale a un gol o un rigore è sbagliato: ma cosa poteva generare un atto di dimissione, l'abbandono a un senso di responsabilità da parte mia e di Mancini avrebbe generato effetti positivi o devastanti?».
«Il mio restare non è legato alla poltrona, sarebbe stato più facile.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Giugno 2022, 15:20
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