Gravina: «Il contratto di Mancini? Abbiamo ancora due anni...»

Gravina: «Il contratto di Mancini? Abbiamo ancora due anni...»

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, sul contratto di Roberto Mancini. «Aspetto una decisione da parte di Roberto. Abbiamo ancora due anni che ci legano. Sono tanti, ma i progetti sui quali lavoriamo richiedono più tempo. Ci siederemo al tavolo e troveremo la soluzione migliore». Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina ha parlato anche del possibile rinnovo contrattuale del ct Mancini. «Questa Nazionale è una bellissima famiglia. C'è un grande senso di fratellanza tra gli uomini, ancora di più forse in questo periodo difficile per tutti in cui stiamo riscoprendo il dialogo e il confronto. Ed è bello perché spesso il mondo del calcio è considerato distaccato e avulso» ha aggiunto Gravina. «La testimonianza più esemplare è quella di Bonucci che pur sapendo di non poter giocare stasera, si è fermato in ritiro coi compagni. Questo - osserva - è un simbolo di fratellanza che è uno dei presupposti per centrare al meglio traguardi importanti. Ma anche l'ingrediente per superare le difficoltà. Così come ha fatto la Nazionale Under 21 che saputo risollevarsi dopo aver messo a rischio la qualificazione all'Europeo. Mando un grande in bocca al lupo agli Azzurrini per il match di oggi (alle 17,30 contro i pari età del Lussemburgo, ndr) se riusciranno a centrare l'obiettivo sarà un altro grande risultato», chiosa il numero uno della Figc

«Rischi di stop dei campionati? Non mi pare ce ne siano al momento».

Così Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio ha risposto ai giornalisti - a margine di un'iniziativa di solidarietà a Reggio Emilia - parlando della situazione attuale con l'aumento della curva dei contagi da Civid in tutta Italia che incide anche sul mondo del pallone. La nazionale norvegese, attesa in Romania, ad esempio è stata bloccata dalle autorità sanitarie. «La preoccupazione esiste ed è inutile nasconderla - ha detto il numero uno della Figc - Coinvolge il calcio e non solo, anche la vita sociale ed economica. Da noi sappiamo benissimo cosa muove il calcio, in questo sport siamo tra le nazioni più importanti. Ma sappiamo anche che dobbiamo vivere alla giornata, programmando, progettando e cercando di adottare tutti gli strumenti a nostra disposizione per fronteggiare l'emergenza sanitaria. Dobbiamo avere maturità, capacità e senso di responsabilità - conclude - mettendo in conto che i rischi sono sempre dietro l'angolo».


Ultimo aggiornamento: Domenica 15 Novembre 2020, 17:56

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