Gianluca Vialli, l'ultimo saluto nella sua Cremona: con la famiglia, i tanti amici e gli ex compagni di squadra. Le maglie ai piedi dell'altare

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di Redazione web

Cremona dà l'ultimo saluto a Gianluca Vialli. La famiglia, gli amici e tanti ex compagni di squadra lo ricordano con una messa in suffragio nella chiesa parrocchiale di Cristo Re. Ci sono tra gli altri Roberto Bettega, Angelo Peruzzi, Ciro Ferrara, Alessio Tacchinardi, Gianluca Pessotto, Moreno Torricelli, Gianluca Pagliuca, Chicco Evani, Attilio Lombardo, Fabrizio Ravanelli, Marco Branca, Fausto Salsano, Michele Padovano e Pietro Vierchowod.

 

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La famiglia Vialli prende posto alla destra dell'altare: ci sono i fratelli di Gianluca

La famiglia Vialli arriva intorno alle 18 e prende posto alla destra dell'altare: con Nino, Marco e Maffo, fratelli del campione scomparso il 6 gennaio dopo una lotta di cinque anni a un tumore al pancreas, ci sono i parenti di Gianluca e gli amici storici. Assenti la mamma Maria Teresa e il papà Gianfranco, molto provati. Tifosi, appassionati e concittadini di Vialli prendono posto anche fuori dalla chiesa.

Davanti all'altare, sotto gli occhi dei bambini del Corona calcio, l'oratorio in cui Vialli iniziò a giocare da bambino, ecco cinque maglie: Chelsea, Sampdoria, Cremonese, Juventus e la maglia azzurra della Nazionale.

Ai piedi dell'altare le cinque maglie di Vialli: Cremonese, Samp, Juve, Chelsea e Nazionale

Ai piedi dell'altare, ci sono le cinque maglie di Gianluca Vialli: la grigiorossa della Cremonese, la blucerchiata della Sampdoria e la bianconera della Juventus, poi quelle azzurre della Nazionale e del Chelsea. Intorno, nella chiesa di Cristo Re, nel cuore del quartiere che lo ha visto crescere nella sua Cremona, c'è tutto il suo mondo.

La messa è celebrata dal vescovo di Cremona, Antonio Napolioni. «Dalla qualità dei nostri pensieri su Vialli - ha detto - brilla la qualità di un uomo che è stato grande in vita e anche nella morte. Ha saputo giocare con il sorriso anche la partita dell'esistenza oltre a quella sul campo. Ha scelto la vita e non il male, non si è fatto annichilire dalla malattia. Siamo qui per dirti grazie Gianluca». In prima fila il sindaco, Gianluca Galimberti, l'assessore regionale lombardi al Welfare, Guido Bertolaso. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Gennaio 2023, 09:14

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