Gianluca Pagliuca presenta Roma-Samp: «I giallorossi non devono sottovalutare la squadra di D'Aversa»

L'ex portiere della Nazionale - quasi 300 partite con la Samp - presenta la sfida di oggi all'Olimpico

Gianluca Pagliuca presenta Roma-Samp: «I giallorossi non devono sottovalutare la squadra di D'Aversa»

di Piergiorgio Bruni

Quasi 300 gare con la Sampdoria dove, per tanti anni, è stato colonna portante e custode dei suoi pali. Gianluca Pagliuca, bolognese di nascita e genovese d'adozione, in Liguria ha vinto 1 Scudetto, 3 Coppa Italia, 1 Supercoppa nostrana e 1 Coppa delle Coppe. Oggi, a 55 anni, allena i giovani portieri, tifa la Virtus Bologna di pallacanestro e, tra un impegno e l'altro, con rara gentilezza, ci presenta Roma-Samp.
Ma la gara di oggi all'Olimpico è soltanto il trampolino di lancio per continuare a parlare dei giallorossi e fare un breve punto sul campionato.



Quali errori non dovrà commettere la Roma contro la squadra di D'Aversa?
«Sottovalutare l’avversario. La Sampdoria farà una gara difensiva, per poi ripartire in contropiede e davanti hanno qualità che possono far male».



La difficile situazione societaria può essere una distrazione per i giocatori blucerchiati?
«Nell’immediato non credo. La Samp è una squadra molto importante e sono certo arriveranno al più presto nuovi proprietari. Nonostante le ultime giornate non siano state tranquille (l'arresto del presidente Ferrero, ndr) i calciatori stanno dando sempre il massimo».

Affidare la Roma a Mourinho è stata una scelta azzeccata?
«Il portoghese è un allenatore che stimo, la Roma ha fatto un ottimo acquisto. E’ un vincente ed è una persona che dice sempre le cose in faccia: in un ambiente come quello giallorosso, non potrà che far bene».



Da un portoghese a un altro: le sta piacendo Rui Patricio?
«Sì, indubbiamente. Ha avuto degli alti e bassi in stagione, cose che possono capitare, ma non ha nulla a che vedere con quello dello scorso anno (Pau Lopez.

ndr). Di sicuro, comunque, può ancora migliorare».



In quale fondamentale?
«Con i piedi e nella continuità. Viene dal campionato inglese, che è il più bello e difficile al mondo, ma non è semplice neppure giocare in Italia. Le squadre sono più organizzate e, forse, inizialmente ha un po' sofferto per questo motivo».



Quali altri portieri le piacciono in Italia?
«Maignan del Milan su tutti: è potente, sveglio e reattivo. Assieme a lui, poi, ci metto Ospina del Napoli: se ha conquistato la fiducia di Spalletti, scalzando Meret, vuol dire che è bravo e ha personalità».



Torniamo a Trigoria: dove può arrivare la Roma?
«Andare in Champions League sarà dura: davanti ci sono squadre più attrezzate. Deve sperare in qualche passo falso delle prime e provare a fare un buon mercato a gennaio. Attenzione, però: con Mourinho in panchina tutto può succedere».



Quale tra le prime 4 potrebbe restare fuori dalla corsa Champions?
«L’Inter è la squadra più forte, mentre il Milan senza le coppe potrà concentrarsi sul Campionato. Il Napoli e l’Atalanta, invece, avranno l’Europa League: la Roma dovrà approfittare di qualche loro passo falso».



Lei ha anche vinto una coppa Uefa con l'Inter: i nerazzurri bisseranno il titolo dello scorso anno?
«Oltre ad avere una rosa molto competitiva sono allenati da un tecnico (Simone Inzaghi, ndr) che ha fame e voglia di emergere. Sì, sono i miei favoriti».

 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Dicembre 2021, 08:07

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