Grave lutto per il calcio italiano. È morto a 62 anni per un malore improvviso Gian Piero Ventrone, ex storico preparatore atletico della Juventus di Marcello Lippi, soprannominato «il marine» per la durezza dei suoi allenamenti. Ventrone è morto oggi a Napoli: secondo quanto riferiscono fonti dell'ospedale Fatebenefratelli di Napoli, il decesso è avvenuto stamane alle 6,45 per una emorragia cerebrale.
Ventrone era ricoverato in rianimazione, dopo essere arrivato al pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli di Napoli nella serata del 4 ottobre scorso e subito messo in ventilazione meccanica perchè in coma. Aveva da qualche giorno scoperto di essere affetto da leucemia mieloide acuta. L'ex preparatore atletico juventino dopo l'avventura in bianconero aveva lavorato per Ajaccio, Catania e due squadre cinesi, prima di essere chiamato da Antonio Conte per il suo Tottenham.
Il Tottenham: «Siamo devastati»
Proprio gli Spurs hanno omaggiato la figura di Ventrone con una nota ufficiale: «Siamo devastati nell'annunciare la scomparsa del preparatore atletico Gian Piero Ventrone. Il 61enne è entrato a far parte del Club nel novembre 2021, come parte dello staff di Antonio Conte, avendo precedentemente ricoperto ruoli in Juventus, Catania, JS Suning, GZ Evergrande e AC Ajaccio», si legge. «Per quanto amabile fuori dal campo era molto esigente, Gian Piero è diventato rapidamente una figura estremamente popolare tra i giocatori e lo staff. Mancherà molto a tutti al Club e i nostri pensieri sono con la sua famiglia e i suoi amici in questo momento incredibilmente triste», conclude il club inglese.
Il cordoglio della Juventus
«Se n'è andato uno dei nomi "storici" della Juve a cavallo dei due secoli.
«Un metodo innovativo, una cura della condizione fisica ispirata a criteri moderni, che ha fatto scuola in Italia e all'estero: Ventrone era, sempre con Lippi, nello staff dell'Italia Campione del Mondo 2006, e ha continuato ad arricchire la sua carriera di esperienze importanti, in Francia, in Cina e in Inghilterra, dove ha vissuto le ultime sue avventure. Ricorderemo sempre la sua figura discreta, la sua cura dei dettagli, la sua filosofia del lavoro, e soprattutto quello che forse è stato il suo talento più grande: capire come il calcio (e quindi una delle sue componenti fondamentali, la tenuta fisica e atletica) stesse gradualmente entrando in una nuova era. Una nuova era che, in parte, ha contribuito a scrivere. Ciao, Gian Piero», conclude la Juventus.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Ottobre 2022, 14:14
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