Il presidente Ghirelli: “Servono grandi sacrifici”. E Tommasi, Aic: “Salvaguardare gli stipendi più bassi”

Il presidente Ghirelli: “Servono grandi sacrifici”. E Tommasi, Aic: “Salvaguardare gli stipendi più bassi”

di Marco Lobasso
La serie C di calcio è decisamente meno sotto i riflettori della serie A ma i numeri sono altissimi: club, atleti, dirigenti, tutti messi in grande difficoltà da questo drammatico momento dovuto alla pandemia in atto. In prima linea Francesco Ghirelli che conferma che saranno settimane di grandi sacrifici.
«Nulla cambia sulla reale situazione delle società di serie C: la situazione è criica – spiega il presidente della Lega Pro - tutti debbono fare grandi sacrifici se vogliamo che il calcio che fa bene al Paese rimanga dopo i crateri aperti dal maledetto virus».
In questa crisi l’Aic con il suo presidente Damiano Tommasi continua a essere uno dei protagonisti del mondo del calcio italiano.  «Noi con la Lega Pro parliamo soprattutto dei redditi più bassi che rischiano di non essere rispettati per la crisi. Vogliamo tutelare questi stipendi che non sono paragonabili a quelli dei grandi campioni. Il 60-70% dei calciatori in Lega Pro guadagna meno di 50 mila euro lordi», ha spiegato il numero 1 Aic, parlando della posizione dell'Assocalciatori su un possibile taglio agli stipendi in questo momento di stop dei campionati per l'emergenza coronavirus. «Sono tanti i ragazzi che oggi non hanno una prospettiva, la Serie D conta 160 squadre su tutto il territorio e sarà difficile trovare una soluzione per tutti – ha aggiunto Tommasi a RaiNews24 -, nel calcio donne ci sono giocatori che mantengono la famiglia con redditi molto bassi, ma che rischiano oggi di non venire rispettati per la crisi».
Ultimo aggiornamento: Domenica 5 Aprile 2020, 19:05

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