Genoa-Inter, ultimo treno per l'Europa
e Perin come erede di Handanovic

Genoa-Inter, ultimo treno per l'Europa ​e Perin come erede di Handanovic

di Alessio Agnelli, Massimo Sarti
MILANO - Ultima chiamata per l'Europa: con il Genoa per i 3 punti della speranza, in attesa della Samp. La mission è di quelle quasi impossible classifica alla mano, e tenuto conto di un calendario decisamente più agevole per l'11 di Mihajlovic, di scena domenica ad Empoli e poi contro il Parma nell'atto conclusivo di Marassi.





Ma domani sera, nell'anticipo della penultima giornata di campionato con il Grifone di Gasperini, l'Inter di Roberto Mancini avrà un solo risultato a disposizione per continuare a sperare nell'Europa League: la vittoria, da centrare in una sfida dall'alto coefficiente di difficoltà e contro un avversario che avrebbe potuto essere in piena corsa per il visto senza i no della Figc (per ben due volte; ai rossoblu non rimane che il ricorso all'Alta Corte del Coni) alla concessione della licenza Uefa. Per l'Europa, salvo sorprese, sarà quindi derby in famiglia tra Mancini e l'amico Mihajlovic, magari con tanto di gufate da parte dello jesino, all'indirizzo della sua Samp, nell'anticipo domenicale contro l'11 di Sarri, poi avversario dei nerazzurri il prossimo 31 maggio al Meazza. Ma, prima, andrà messa la museruola a Iago Falque (nel mirino per l'attacco 2015/16) e compagni, sconfitti per 3-1 nella gara d'andata ma in un ottimo momento di forma (9 gol fatti e 2 subiti nelle ultime 2 partite).



Serviranno le magie del Profeta Hernanes, al rientro dopo il turno di squalifica, e i gol di Mauro Icardi, un passato alla Samp e la voglia di castigare gli ex rivali di derby con un altro gol. Giusto per toccare quota 20 in campionato e agganciare Tevez in vetta alla classifica marcatori. Con Hernanes sulla trequarti e Maurito al centro dell'attacco, conferma in avanti per Rodrigo Palacio e per la mediana a 3 (Kovacic-Medel-Brozovic) schierata contro la Juventus. In difesa, invece, dubbio Vidic, che ha saltato l'allenamento di ieri per una leggera lombalgia (in caso di forfait, più Nagatomo di Santon). Certi D'Ambrosio, Ranocchia, Juan Jesus e Handanovic, tra i pali.



SI TRATTA PER PERIN (di Massimo Sarti) Genoa-Inter di domani sera sarà anche la sfida in porta fra Samir Handanovic (nella speranza, per i nerazzurri, che abbia dimenticato la papera di sabato scorso sullo juventino Morata) e Mattia Perin, nome caldo nelle ultime ore per la non improbabile sostituzione dell'estremo difensore sloveno, alla ricerca del palcoscenico della Champions che Thohir non può al momento offrirgli. Ecco il vero cruccio per Handanovic, anche se le piste Roma (piace il sampdoriano Romero) e Napoli (vicino il ritorno di Reina) sembrano allontanarsi. Perin, in passato accostato al Milan, è ora seguito dall’Inter che potrebbe costituire un tris di portieri tutto italiana con Antonio Mirante, sicuramente in uscita dal Parma (non resterà Carrizo), e con Tommaso Berni, che sarà confermato per fare il terzo. Il futuro dello stesso Perin è in bilico, perché rimane in piedi anche la possibilità che rinnovi sino al 2019 con il Genoa. I nerazzurri monitorano anche la situazione di Iago Falque, l'attaccante spagnolo rivelazione della stagione, con 13 gol alla corte dell'ex Gasperini.

Nelle prossime ore l'Inter dovrebbe fare il passo decisivo per aggiudicarsi l'esterno sinistro bosniaco del Chievo Ervin Zukanovic. «Un mio ritorno? Tra l'articolo uscito e l'arrivare all'Inter passa un anno stellare. Sono concentrato sull'Udinese, nella vita mai dire mai»: così infine Dejan Stankovic, ospite del “Premio Gentleman”, sulle voci di un incarico come team manager nerazzurro per la prossima stagione.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Maggio 2015, 14:57

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