Zapata inventa il gol partita allo scadere: Atalanta batte Genoa 2-1
Andreazzoli conferma la squadra capace due settimana fa di battere la Fiorentina. Schone è il faro del centrocampo, Kouamè e Pinamonti compongono il terminale offensivo. Gasperini, attento in settimana a tenere a freno gli entusiasmi per l’esordio in Champions, recupera Toloi per la difesa e Pasalic per la mediana.
E’ il Genoa a impostare abilmente il match nella fase iniziale con una manovra d’ampio raggio studiata per contrastare il veloce fraseggio orobico. Va in gol Romero al 3’ dopo aver raccolto un tiro-cross di Ghiglione Fabbri annulla per offside. L’Atalanta contiene bene e poi guadagna campo. Al 13’ Pasalic manca l’appuntamento con l’incornata vincente nonostante lo smarcante suggerimento di Ilicic. Arrivano poi l’insidioso fendente di Radovanovic e il volante inserimento di testa di Masiello. Porta mancata, non di molto, da entrambi.
Per il resto, gli scontri tra i cugini Zapata animano una partita segnata dal caldo di un’ora di pranzo ancora troppo estiva per concedere agli interpreti del match di suonare il miglior spartito. L’unico acuto degno di nota, di qui a fine primo tempo, arriva al 38’ ma la combinazione Zapata-Ilicic-Pasalic è prontamente neutralizzata da un attento Radu.
Il Genoa alza nuovamente il baricentro in apertura di secondo tempo. Dopo 3 minuti, Gollini deve superarsi su Kouamè e Schone, a campo aperto verso la porta, sbaglia non di molto. Gasperini è il primo dei due allenatori a sostituire le pedine del proprio scacchiere. Fuori Pasalic e Ilicic, dentro De Roon e Muriel.
Al 62’ avviene la rottura dell’equilibrio. L’ennesimo capitolo della sfida tra cugini Zapata, questa volta con la spinta di Christian ai danni di Duvan nell’area piccola. Fabbri lascia inizialmente proseguire ma dopo oltre un minuto viene richiamato al VAR. Rigore: l’ex blucerchiato Muriel spiazza Radu e l’Atalanta, senza meriti particolari, si trova in vantaggio. Una situazione legittimata nei successivi 25 minuti dapprima con la paratissima di Radu su Zapata al 77’ e poi con il perfetto diagonale di Gosens su apertura di Gosens all’83’. Sarebbe il gol del 2-0. Sarebbe, perché Fabbri annulla per fuorigioco millimetrico.
I cambi di Andreazzoli (Saponara, Ankersen e Pandev) non sembrano produrre i risultati auspicati dal tecnico ma a un soffio dal 90’, Fabbri decreta il secondo penalty. Ira Gasperini perché Kouamè sembra accentuare la caduta in occasione del contatto con un ingenuo Djmsiti. Criscito riequilibra le sorti di una sfida che ha ancora molto da dire. Sul gong, al 95’, Zapata sprigiona grandissima potenza con il destro e incastra il pallone del definitivo 2-1 sotto il set destro della porta di Radu. Esplode così la gioia della panchina dell’Atalanta per una vittoria a quel punto insperata.
LEGGI LA CRONACA
Ultimo aggiornamento: Domenica 15 Settembre 2019, 16:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA