Garcia: "La Roma ci crede ancora, spero che
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Garcia: "La Roma ci crede ancora, spero che ​il Sassuolo sia più motivato di altri..."
ROMA - Rudi Garcia ci crede ancora e in conferenza stampa lancia una 'frecciata' indiretta al Livorno, che nella sfida con la Juventus aveva fatto giocare le seconde linee.





Domani Roma-Milan: 31 punti di differenza. C’è il rischio che possa esserci un calo di tensione?

«Avete tutti capito che dopo la vittoria a Firenze ho detto di lottare contro questo ambiente che diceva ‘campionato chiuso’. Non è così, non sarà così soprattutto se saremo in grado di vincere domani sera. Poi aspetteremo il risultato della Juve. Domani sarà una gara tra due squadre con molte qualità, molti giocatori di talento. Loro giocano per la speranza dell’Europa League, noi per fare di tutto per raggiungere il primo posto».



Nessuno è fondamentale: è vero o qualcuno è fondamentale per rendere competitiva la squadra?

«L’anno prossimo sarà molto più duro, giocheremo ogni tre giorni. Forse saremo in quarta fascia e incontreremo tre squadre più forti di noi nel girone. Lo dico di nuovo, non costa nulla dire che anche i giocatori vogliono essere protagonisti l’anno prossimo su ogni competizione. Almeno per qualificarsi nel girone».







Cosa serve per rinforzare la squadra? Dovrà diventare forte come la Juventus?

«Ho parlato ieri con un vostro collega e ho detto che siamo sicuri di essere secondi e giocare la Champions. Posso parlare della partita di domani, sul resto non abbiamo ancora avuto modo di parlare: lo faremo con Walter Sabatini dalla settimana prossima, dobbiamo sfruttare questo vantaggio di tempo senza avere fretta. Sono concentrato sulla partita di domani sera».



Cosa teme del Milan?

«La squadra che è andata più avanti in Champions: hanno giocatori con molto talento, anche loro hanno vinto 5 parte di fila e sarà una gara tosta. Faremo di tutto per vincerla perchè lo abbiamo fatto dall’inizio della stagione. Sappiamo che sarà una partita dura ma sappiamo anche che all’Olimpico ci saranno più di 50000 tifosi: questo ci da la voglia di fare ancora meglio. Noi siamo senza pressione, ci sarà solo un bonus straordinario o niente di più. DObbiamo giocare come contro l’Atalanta, contro la Fiorentina, con molto entusiasmo, un bel gioco e col piacere di disputare questa gara».



Perchè insistere tanto sulle dichiarazioni legate alla competitività? C’è sintonia con la società?

«La società vuole la stessa cosa, essere competitivi. E soprattutto i giocatori che sanno che è possibile andare avanti con questa rosa perchè abbiamo giocato solo una volta a settimana: ma abbiamo perso Destro all’inizio, Totti e Gervinho, Strootman. Se succede questo senza una rosa più ampia sarà molto molto difficile. Se vogliamo essere competitivi anche in campionato dobbiamo essere attivi su questa cosa. Ma siamo al 100% d’accordo con la società. Siamo tutti tranquilli sul fatto che bisogna riflettere bene. Un mercato è sempre difficile, non conosco nessuno che riesca al 100% sul mercato: bisogna adattarsi, bisogna dare tempo. Abbiamo fatto bene in questa stagione e vogliamo fare meglio per la prossima».



Malagò ha parlato di campionato livellato verso il basso.

«Ha le sue ragioni. Bisogna avere stadi nuovi, questa la priorità. Dopo bisogna vedere come hanno fatto Napoli e Juventus con Higuain e Tevez: è importante avere grandi campioni che vengono a giocare in Italia».



Dalla moviola in campo a Youtube. Che ne pensa?

«Ognuno ha la sua responsabilità. Io ho detto che la moviola ha condannato Destro, negli altri casi ognuno ha la propria responsabilità. Io gestisco la mia squadra».



Lei resterebbe anche in caso di cessioni importanti o in caso di mancati acquisti?

«Devo ribadirlo ancora una volta? Sono stato chiaro, più di così non posso fare. Nessuna condizione, sono ambizioso e penso che la Roma lo è come me, la società e i giocatori. Abbiamo fatto un campionato da record, forse sarà ancor più dura la prossima stagione: prima vediamo dove finiamo, poi avremo il tempo di parlare con il Presidente, che è il capo e gestisce l’aspetto economico. Poi parlerò con Walter per fare in modo di rendere competitiva questa rosa».



Mauro Baldissoni ha detto che non è l’uomo della provvidenza.

«La società è sempre più importante che i singoli, sia l’allenatore che i giocatori. Tutto può cambiare. Siamo tutti orgogliosi e fieri di lavorare in questo grande club e faremo di tutto per vedere la Roma ancora più in alto nelle graduatorie europee».



Un parallelo con Conte.

«Ha vinto 2 scudetti, forse il terzo di fila. E’ un allenatore bravo ma non c’è nessuna competizione tra lui e me».



Alla squadra ha detto di volerle vincere tutte?

«Secondo lei? E’ semplice, il primo obiettivo raggiunto è quello di vedere la piazza felice e orgoglioso della propria squadra. Ora siamo in Champions quindi può succedere solo una cosa in più fino alla fine della stagione, anche se abbiamo poche chances. Forse il discorso sarà chiuso in questo weekend, o forse no».



Ha la sensazione che avverà la riconferma della squadra?

«L’ho fatto anche a Lille prima di vincere il campionato e poi la Coppa di Francia. Lì prendemmo Moussa Saw per quasi niente, era in scadenza di contratto, e altri giocatori dal basso costo. Lavorando intelligentemente si può fare una grande squadra. Mettendo più di 30 mln in cassa da secondi, vuol dire che abbiamo lavorato in maniera intelligente».



Una percentuale della sua permanenza a Roma. E poi, ha avvertito che le avversarie della Juve non abbiano dato il massimo contro i bianconeri?

«Non c’è due senza tre… (scherza, ndc). Sulla Juventus mi aspetto che il Sassuolo giocherà come una squadra che vuole salvarsi, con i migliori giocatori: non è stato sempre così per chi ha giocato allo Juventus Stadium. Mi aspetto di non vedere a fine partita che il Sassuolo abbia lasciato i migliori in panchina o sentire un allenatore dire “abbiamo perso 1-0, che bel risultato”. Solo questo».



Giudizio su Rafael Toloi: possibile la riconferma?

«Fa molto bene. L’abbiamo visto, ha avuto la possibilità di giocare 3 volte e le abbiamo vinte tutte anche grazie ad una difesa solida. Lui è entrato in questa squadra con personalità: mi piace anche l’uomo, si trova bene ma non è il momento neanche per lui di parlare dell’anno prossimo. Ho totalmente fiducia in lui, anche per domani sera».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Aprile 2014, 15:28