Il Mondiale di Galderisi: «Da oggi si fa sul serio
Francia e Seleçao le mie favorite»

Il Mondiale di Galderisi: «Da oggi si fa sul serio Francia e Seleçao le mie favorite»

di Marco Zorzo

Il Mondiale vissuto a Mexico ‘86, con l’Italia campione del Mondo uscente, quello della mano de Dios di Maradona, sembra un ricordo lontano e sbiadito, roba di 36 anni fa. Ma nella mente di Beppe Galderisi, 59 anni, è ancora bene impresso. Era l’ultima Nazionale del Vecio Enzo Bearzot, che patita l’eliminazione agli ottavi per mano della Francia dell’allora Roi Platini, darà le dimissioni dopo 12 anni alla guida degli azzurri. Ora il Mondiale in Qatar per il Nanu deve ancora sparare le vere cartucce.
Galderisi, Zico ha detto che è una Coppa del mondo brutta. Cosa risponde?
«Forse qualche sfida dei gironi non è stata entusiasmante, ma dagli ottavi mi sembra che l’aria sia cambiata».
In che senso?
«Che lo spettacolo non è certamente mancato. D’altronde, come la sorpresa».
Si riferisce ovviamente al Marocco?
«Sì, ha battuto una Spagna già perdente in partenza. Avevo letto certe dichiarazioni di Morata: non erano per niente convinti. Così il Marocco ha fatto la storia con un miracolo calcistico.
Luis Enrique proprio in queste ore ha dato le dimissioni da ct delle Furie Rosse...
«Sì, ha terminato il suo percorso. Ma come uomo va capito e rispettato. Resta un tecnico di grande spessore».
E del caso Cristiano Ronaldo come la mettiamo?
«Non credo al campione sul viale del tramonto. Sapete cosa gli manca? Una scintilla che lo accenda veramente. Uno come lui fa sempre la differenza».
Da oggi i quarti, come saranno?
«Finalmente si fa sul serio. Ho tifato Usa (per i suoi trascorsi tra Boston Revolution e Tampa Bay, ndr) e ora Portogallo, squadra dal tasso tecnico incredibile. E con quel Ramos, degno successore di Cristiano Ronaldo. Ma...».
Ma cosa?
«Ma... vedo una finale tra Francia e Brasile, con i campioni del mondo uscenti favoriti sulla Seleçao».
Dice sul serio?
«Sì sì. Quel Mbappé è una forza della natura. In grado di risolvere da solo le partite. Ma poi tutto il resto, con il vecchietto Giroud sugli scudi. Finora non ha fatto rimpiangere Benzema, ovvero il Pallone d’oro. Non so se mi spiego. Ma poi tutto il resto della squadra è di valore eccelso».
E l’Argentina di Leo Messi?
«Se tutto va come da previsioni, ci sarà il super Clasico sudamericano in semifinale, con il Brasile di Neymar che vedo in crescita, favorito. Dall’altra parte ci dovrebbe essere Francia-Portogallo: pure qui sfida equilibrata, ma sono convinto che Mbappé e compagni avranno la meglio sul mio Portogallo».
Sensazione o scaramanzia, la sua?
«Un po’ l’una e un po’ l’altra.

Ma questo è un buon Mondiale. Purtroppo senza Italia. Tuttavia questa è un’altra storia».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Dicembre 2022, 06:50

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