Franco Colomba: «Si parla di un calcio in crisi ma poi vengono spesi tanti soldi. L’Inter non è in fuga per lo scudetto»

Franco Colomba: «Si parla di un calcio in crisi ma poi vengono spesi tanti soldi. L’Inter non è in fuga per lo scudetto»

di Piergiorgio Bruni

Oltre 550 panchine tra i professionisti in Italia, un'esperienza di pochi mesi in India nel 2014 e un'eleganza quasi innata nel vivere il mondo del calcio. Franco Colomba, oggi 66enne, nonostante da qualche tempo non viva più la quotidianità del campo da gioco, è un uomo in costante evoluzione. E aggiornamento. Non si ferma mai, neppure in tempi di Covid. Guarda tanto pallone, lo vive come se fosse ancora dentro uno spogliatoio e racconta la sua Serie A.


E’ giusto, in questo periodo storico, spendere tanti soldi sul mercato?
«Evidentamente, ci sono squadre che hanno necessità di fare questi investimenti (ride, ndr). Si parla di un calcio in crisi, soprattutto a livello economico, ma poi i fatti e i movimenti di mercato raccontano un'altra storia».

Tipo?
«Ci sono difficoltà, si sa, ma poi vengono sempre aggirate e, alle fine, tutti fanno i rispettivi interessi. Non so quanti soldi gireranno, tuttavia sono certo che pure stavolta molti giocatori cambieranno squadra. E il campo, per fortuna, tornerà a essere protagonista».

Ecco, si torna a giocare: i casi covid quanto influiranno sulla serie A?
«Molto, ma c'è una trasversalità nella vicenda. Numerosi club vivono questa problematica: sia quelli in lotta per lo Scudetto, sia quelli che cercano di salvarsi».

È sorpreso dalla costanza dell'Inter?
«I nerazzurri partivano già da una base solida, figlia del titolo conquistato la scorsa stagione, e hanno confermato una forte consapevolezza di loro stessi. Simone Inzaghi, peraltro, ha proseguito il lavoro di Conte portando avanti il percorso con meno stress dal punto di vista psicologico».

Milan e Napoli, invece, che cos'hanno in meno della capolista?
«Sfortunatamente si sono dovuti misurare con diversi infortuni.

Proprio per questo motivo, con un girone intero da affrontare, non mi sento ancora di dire che l’Inter sia partita per una fuga solitaria».

La Juventus recupererà altro terreno?
«La Juventus non è fuori dalla corsa al quarto posto. Il momento difficile lo ha già superato e nel mercato farà qualcosa».

Soddisfatto del matrimonio tra la Roma e Mourinho?
«A oggi hanno fatto cose buone, ma a momenti alterni. E’ una squadra che ha valide doti individuali, in certe gare ha mostrato un volto da combattimento che, a qualcuno, ha fatto tornare in mente l’Inter del Triplete. La vittoria ottenuta con l’Atalanta a dicembre, poi, ci ha fatto capire che il mister ha iniziato a incidere pure sul lato psicologico dei calciatori giallorossi».

Che cosa ne pensa dell'incredibile situazione vissuta alla Salernitana?
«Non si doveva arrivare a questo punto, ma i nuovi acquirenti sembrano persone con delle qualità. La città di Salerno, comunque, merita di lottare per raggiungere la salvezza e non di gettare la spugna a metà torneo».

La Nazionale andrà ai Mondiali?
«Credo che il Portogallo non sia imbattibile. Le chance di andare in Qatar ci sono, perché la forma sarà migliore rispetto a quella di un mese fa. Non dobbiamo fasciarci la testa prima di romperla».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Gennaio 2022, 09:05

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