Roma, Fonseca si gode il tris dei suoi "azzurri": «Sono innamorato di questa squadra»

Roma, Fonseca si gode il tris dei suoi "azzurri": «Sono innamorato di questa squadra»

di Stefano Carina

Stavolta è toccato a Fonseca giocare al gatto col topo. Se la Roma batte lo Shakhtar, Paulo stravince il confronto a distanza con il connazionale Castro. Dopo aver definito gli ucraini «la più forte squadra in Europa in contropiede», il tecnico giallorosso - ricordando probabilmente gli errori a ripetizione in fraseggio contro il Milan - schiera un undici con più palleggiatori possibili: in mediana spazio al doppio regista (Villar-Diawara), in difesa preferisce Cristante a Smalling e davanti rinuncia al centravanti con Mkhitaryan falso nueve e Pedro più Pellegrini a supporto. Non è la sola novità: il pressing è meno accentuato del solito con un atteggiamento più attendista. Il rischio che si prende è soprattutto dovuto al fatto che lo Shakhtar davanti ha calciatori veloci e forse un marcatore in più (Smalling) poteva apparire la scelta più logica. Non sarà così. Perché agevolato anche da Castro che opta per una difesa altissima, proprio le geometrie di Cristante da dietro aiutano a prendere d’infilata la retroguardia ucraina. A fine gara, Fonseca riceve i meritati complimenti: «Non è stata facile, conosco bene lo Shakhtar. È una squadra di grande valore, hanno battuto il Real e pareggiato con l’Inter. Penso che siamo stati bravi, non li abbiamo fatti uscire in contropiede ed era importante la questione della profondità perché loro difendono corti. Abbiamo fatto molto bene, aspettando il momento giusto per pressare e disputando una partita difensivamente molto buona. Il diverbio con Pedro? Nessun caso, non mi ha capito». Poi, inatteso, arriva il messaggio d’amore per squadra, città e tifosi: «Il mio innamoramento per la Roma è molto grande. Mi piace allenare qui, mi piacciono la città e i tifosi e sto anche imparando molto». Chi vuole capire, in società, avrà compreso. I Tre gol che ipotecano il passaggio ai quarti di finale. Tre reti, che portano il marchio azzurro: Pellegrini, El Shaarawy e Mancini. 
TRE MOSCHETTIERI 
Fonseca plaude soprattutto alla gara del difensore: «Gianluca è in difficoltà, ha giocato sempre e ha fatto il sacrificio di restare in campo.

Abbiamo giocatori stanchi ma vogliono esserci tutti. Questo spirito di squadra è quello che voglio». Parola proprio a Mancini: «Siamo contenti. Stavolta non è mancata la ‘tigna’, la cattiveria. Il segreto? Dopo il Milan abbiamo cambiato qualcosa, siamo migliorati nella costruzione e perdiamo pochi palloni. Poi davanti abbiamo qualità da vendere». La palla passa a El Shaarawy, al primo gol (il numero 500 della Roma nelle coppe europee) dal suo rientro a Trigoria: «È stata una grande emozione, ho segnato la rete che sognavo. Ho puntato verso la porta convinto di andare a fare male. L’Europeo? La Nazionale è un obiettivo di tutti quelli che giocano a calcio. La qualificazione? In Ucraina servirà la stessa determinazione». 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Marzo 2021, 07:30

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